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Anas, pedaggio in vista per Roma-Fiumicino No di Gasbarra che convoca un tavolo istituzionale. Pozzi: «Rispettiamo la volontà del governo»

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Ad indicarle il presidente della commissione Ambiente della Camera, Pietro Armani durante l'audizione del presidente dell'Anas, Vincenzo Pozzi. «Rispettiamo una precisa indicazione del governo - ha risposto Pozzi - la facoltà di esigere pedaggi ci è stata infatti assegnata dalla convenzione con il ministero delle Infrastrutture. Sono già a pedaggio i trafori del Monte Bianco e del Frejus dove abbiamo partecipazioni». L'ente, ha osservato Armani, «deve uscire dalla contabilità pubblica per bloccare contestazioni della Commissione Ue sui nostri conti pubblici». «Abbiamo recepito l' indicazione del governo che ci assegna il ruolo di esigere pedaggi» ha ribadito Pozzi in risposta al problema sollevato da Armani di un possibile conflitto di competenza nel duplice ruolo ricoperto dall'Anas, di concessionario e concedente. Ma ilpedaggio sul raccordo non piace al presidente della Provincia Gasbarra. «Siamo assolutamente contrari al pedaggio sul raccordo anulare perchè si verrebbe a creare una divisione tra Roma e i 120 comuni della provincia». Poi ha deciso di convocare un tavolo istituzionale con la Regione Lazio, la Provincia e il Comune di Roma e i comuni interessati. Sono 8 le proposte di project financing attualmente all'esame dell'Anas, che riguardano tratte quali la Orte-Venezia, Grosseto-Siena, Catania-Siracusa, Salerno-Reggio Calabria interessata da due progetti. Il prossimo cda dell'Anas, il 13 maggio, ha detto il presidente Vincenzo Pozzi, sarà chiamato ad esprimere un parere su una proposta di finanza di progetto sulla Ravenna-Venezia. Per l'intero 2004, ha detto Pozzi parlando in audizione alla Camera, «l'ammontare complessivo dei lavori che verranno consegnati alle concessionarie sarà pari a 3.815 milioni di euro.

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