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Benetton attacca «Dall'Antitrust c'è persecuzione»

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Nel corso di un incontro con gli analisti Gilberto Benetton, presidente di Autogrill, ha attaccato l'Autorità della concorrenza. «Noi abbiamo sempre seguito le regole del gioco, abbiamo sempre rispettato le regole. Ma è importante che non esista a priori un clima di sfiducia e di persecuzione nei nostri confronti. Oggi c'è bisogno di fiducia per AUtogrill ma anche per tutto il paese», è stata la requisitoria di Benetton. Poi ha sottolineato che «essere attaccabili e sempre sotto tiro è un fatto che pregiudicava lo sviluppo della società». Benetton ha spiegato, inoltre, che esistono squilibri di interpretazione rispetto alle regole dell'Antitrust tra i vari Paesi europei. «In altri Paesi non c'è tutta questa rigidità come in Italia. Riteniamo che Autogrill sia penalizzata rispetto al resto d'Europa». Il presidente di Autogrill ha ricordato infine, che i rapporti tesi tra la società e l'Antitrust andavano avanti da parecchio tempo. Di qui la decisione di affidare a Goldman Sachs l'incarico di avviare un processo esplorativo per la cessione di Autogrill. Intanto ieri sono stati presentati i dati di bilancio del 2003 che indicano un balzo dell'utile a quota 50,2 milioni di euro contro i 7,5 del 2002. I ricavi sono scesi, a cambi correnti, del 5,1% a 3.142,7 milioni a causa del supereuro (le vendite in dollari rappresentano il 50% del giro d' affari). A cambi costanti infatti il fatturato è cresciuto del 4,1%. In crescita il Mol a 417,5 milioni di euro (+3,8%, +14,4% a cambi costanti), mentre il cash flow è salito del 13,3% a 333,5 milioni contro i 294,4 del 2002). In riduzione l' indebitamento, sceso al 31 dicembre a 800,2 milioni contro i 919 di fine 2002. Nelle prime 12 settimane del 2004 Autogrill ha realizzato una crescita delle vendite del 6,6% grazie alla crescita «a due cifre» registrata dalle attività del gruppo in Nord America.

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