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Microsoft, Monti: condanna inevitabile

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«Vorrei informarvi che un compromesso sul caso Microsoft non è stato possibile», ha annunciato il commissario europeo per la concorrenza in una conferenza stampa improvvisata. «Per questa ragione ho intenzione di proporre ai miei colleghi della Commissione di adottare mercoledì prossimo una decisione» finale, ha aggiunto Monti riferendosi alla bozza di verdetto in cui Bruxelles condanna Microsoft. Un verdetto ancora confidenziale ma di cui sono noti gli elementi principali. Microsoft sarà costretta a fornire ai produttori due versioni del suo programma di punta, il sistema operativo Windows, una con il software multimediale Media Player ed una «nuda». Per l'Antitrust Ue, infatti, la vendita abbinata dei due programmi «soffoca la concorrenza». Il colosso di Redmond dovrà anche rivelare alcune informazioni riservate relative ai server di fascia bassa (quelli che gestiscono le reti informatiche degli uffici) per consentire ai concorrenti di dialogare con Windows. Nel verdetto è infine fissata una multa, il cui ammontare non è ancora stabilito ma che dovrebbe aggirarsi fra i 100 e i 200 milioni di euro. Dopo l'annuncio del fallimento, il titolo Microsoft ha perso l'1,55% del suo valore. Una sconfitta per l'azienda di Bill Gates che ha subito annunciato l'intenzione di presentare ricorso alla corte di giustizia dell'Ue. Per i vertici del gruppo di Redmond infatti la partita è lontana dall'essere finita: «Spero che forse potremo ancora risolvere il caso in una fase successiva», ha detto l'amministratore delegato, Steve Ballmer. Mentre per il vice-presidente e responsabile degli affari legali, Brad Smith, «è solo un altro passo in quello che potrebbe risultare un lungo processo». I vertici di Microsoft hanno disperatamente cercato di trovare una soluzione amichevole, come fecero nel 2001 con le autorità americane, nel tentativo di evitare una condanna ma alla fine il negoziato è fallito.

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