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Verso il blocco degli aumenti turni serrati e più produttività

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È quanto la compagnia sta valutando e che avrebbe trovato una certa disponibilità da parte dei sindacati sempre più preoccupati per l'aggravarsi della crisi. Si tratterebbe in sostanza di modificare alcune regole interne nell'organizzazione del personale per aumentare la produttività e di qui evitare gli esuberi. Allo studio una turnazione del personale più serrata e meno vincoli nel passaggio da lungo raggio a medio raggio e viceversa. Queste misure si aggiungerebbero al nuovo piano industriale. Ieri i vertici dell'Alitalia hanno incontrato i dirigenti e i sindacati e hanno spiegato che intendono presentare il piano di rilancio nel giro di qualche settimana. A questo si dovranno affiancare gli interventi del governo sui requisiti di sistema, ovvero la diminuzione delle tasse per atterraggio-decollo, sorvolo e carburante, l'individuazione degli aeroporti più importanti su cui concentrare i finanziamenti e la ripartizione dei passeggeri tra gli scali di Fiumicino e Malpensa e tra questo e Linate. In agenda c'è anche la ricerca di un partner e poi la privatizzazione. L'amministratore delegato Marco Zanichelli (nella foto) durante gli incontri ha lasciato intendere che potrebbe essere ritirata fuori dal cassetto l'ipotesi di una partnership con Meridiana. L'obiettivo del piano industriale, che questa volta sarà concordato in tutto e per tutto con il sindacato, è di far risalire la quota di mercato nazionale dell'Alitalia che ora rappresenta il 48% dell'offerta contro un 70% di Air France con il quale peraltro viene confermata l'intenzione di stringere l'alleanza. Il nuovo piano conterrebbe anche lo sviluppo della flotta. Sui requisiti di sistema è già in corso una trattativa con il governo che sta pensando a emanare decreti ad hoc in modo da blindare i provvedimenti.

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