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MONTEZEMOLO non è per le mezze misure, lo si è capito subito; è destinato ad essere o amato o odiato.

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C'è chi lo ha trovato divertente e tipico del suo stile da «fichetto irriverente» e chi invece lo ha criticato perchè «irrispettoso». Fatto sta che l'esordio è stato del tutto fuori protocollo e se il buongiorno si vede dal mattino, di sicuro Montezemolo ci riserverà altre sorprese. E ora tocca agli industriali di Roma Chiusa la partita di Confindustria si apre quella per il rinnovo della presidenza dell'Unione Industriali di Roma. Giancarlo Elia Valori scade a breve ma ancora non è stato trovato un successore. La base imprenditoriale vedrebbe bene per quella poltrona il numero uno della Bnl Luigi Abete non solo per il prestigio di cui gode ma anche perchè è tra quelli che ha supportato sin dall'inizio Montezemolo. Una presidenza Abete garantirebbe all'imprenditoria romana un filo diretto con la Confindustria nazionale. Oltre ad Abete si fanno anche altri nomi. C'è Benigni di Elettronica, Gennaro Moccia che pochi mesi fa ha corso per la poltrona delle piccole imprese di Confindustria ora occupata da Salmoiraghi e Alessandro Falez. Quest'ultimo è in ascesa; promosso di recente a vicepresidente dell'Alitalia gode anche di un largo consenso all'interno del governo a cominciare del presidente della Camera Casini. Valori in pole position per un posto in Confindustria Il presidente degli industriali di Roma e Lazio Giancarlo Elia Valori è stato uno dei maggiori sostenitori di Montezemolo e ora potrebbe entrare nella sua squadra. Per lui una vicepresidenza per le relazioni internazionali o la gestione della Luiss.

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