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Con gli estimi ai Comuni rischio rincari del 300%

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E questo, insieme all'aumento dell'Ici, provocherebbe un incremento eccessivo del peso dei tributi sugli immobili. A lanciare l'allarme è Confedilizia che, in base alle prime sperimentazioni avviate dall'Agenzia del territorio in alcuni Comuni in cui le funzioni catastali sono già state trasferite, ha rilevato aumenti abnormi pari al 300% delle basi imponibili. E dove la sperimentazione è stata portata avanti, continua l'organizzazione, sono raddoppiati anche i costi di gestione del catasto. Da qui la richiesta di Confedilizia, appoggiata anche da Confagricoltura, di un approfondito esame parlamentare prima del definitivo trasferimento ai Comuni della funzione di revisione degli estimi e di gestione del catasto. La riforma, afferma il presidente dell'organizzazione, Corrado Sforza Fogliani, «non è stata abbastanza pensata e soppesata a livello politico». Il rischio è che all'aumento dell'Ici, «che ha già raggiunto somme enormi», si aggiunga un ulteriore incremento della fiscalità legato alle base catastali. «Un provvedimento così importante - continua Sforza Fogliani - non può essere affrontato con leggerezza» e soprattutto non può essere regolato da una normativa «del tutto disordinata». La delega attribuita al governo per la modifica dei criteri di revisione degli estimi è infatti scaduta, ma in Parlamento è stata recentemente presentata un disegno di legge per il riordino del sistema catastale.

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