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Auto, per la Fiat inizio d'anno di svolta

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Punto e Panda rilanciano il Lingotto. Urso: «La casa torinese può essere presa d'esempio»

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400unità) annunciato a gennaio dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Un dato, però, risulta particolarmente positivo: il forte ridimensionamento del ricorso ai «chilometri zero», particolarmente positivo per il gruppo Fiat che vede in gennaio salire la propria quota al 30,97%, la più alta da maggio 2002. Buone anche le immatricolazioni del Lingotto, cresciute a gennaio più del mercato: +6,16% a 68.790 unità. Fiat Auto ha quindi iniziato l'anno con la bella sensazione di essere ormai fuori dal tunnel. I nuovi prodotti occupano saldamente il podio della classifica dei modelli più venduti, con Punto e Panda ai primi due posti (rispettivamente con 19.161 e 12.036 unità), seguite dalla Lancia Ypsilon (9.347 unità), e a gennaio il gruppo torinese incassa una quota di mercato del 30,93%. Si tratta del miglior risultato degli ultimi 20 mesi, ovvero da maggio 2002 quando la casa torinese aveva guadagnato il 31,10% del mercato. «La performance sul mercato nazionale - sottolinea Fiat Auto - è dovuta all'effetto positivo dei numerosi lanci di nuovi prodotti e di interventi importanti sui prodotti in esercizio», ed una «conferma arriva anche dalla raccolta degli ordini, sia in Italia, sia nel resto d'Europa». Tra i marchi delle case estere il progresso maggiore è stato messo a segno da Mazda(+222,63%), seguita a ruota da Nissan (+151,96%). Tra i «big», il gruppo Volkswagen vede scendere la propria quota di mercato al 9,02%, contro l'11,13% di un anno fa e, riguardo alle immatricolazioni, registra progressi solo per i marchi Audi (+13,89%) e Skoda (+45,42%), mentre scendono le vendite di Volkswagen (-23,48% a 11.150 unità) e Seat (-34,39%). In calo anche Ford (-16,62% a 18.920 unità le immatricolazioni e quota all'8,51% dal 10,78%), Renault (al 5,86% la quota dal 6,90% e -10,29% le immatricolazioni a 13.030 unità) e Peugeot (quota al 4,83% dal 6,09% e - 16,16% a 10.750 unità le immatricolazioni). In crescita, la quota di Opel (all'8,41% dal 6,84%), che ha immatricolato 18.700 unità(+29,83%), e di Citroen (a 7,25% dal 6,24%) con 16.130 auto (+22,75%). Tra le giapponesi, sempre in corsa (+23,74%) la Toyota (a 12.740 unità) che vede anche crescere la quota di mercato al 5,73% (era 4,89%). Per il vice ministro delle Attività produttive con delega al Commercio Estero, Adolfo Urso, il dato di Fiat «è una buona partenza che lascia ben sperare per l'intero anno, buttando alle spalle un 2003 non facile». Secondo Urso, «i nuovi modelli hanno evidentemente avuto successo, ma l'esempio della casa torinese dimostra anche che non bisogna mollare mai il core business industriale» e «può essere d'esempio per altri settori industriali oggi sofferenti». Il deciso ridimensionamento dei chilometri zero a gennaio, rileva il Centro studi Promotor, «è un chiaro segnale positivo per il settore automobilistico, perché indica che le case, dopo un lungo periodo di prezzi scontatissimi, stanno ora cercando di migliorare la remuneratività delle vendite». Da un'indagine condotta dal Csp su un ampio campione di concessionari, la quota di chilometri zero «nel gennaio scorso risulta del 4,7% contro il 6,1% dello stesso mese del 2003». Più prudente l'Unrae, l'associazione dei costruttori esteri, che vede nelle immatricolazioni di gennaio «un potenziale inferiore alle attese» e stima la previsione di febbraio «al momento sostanzialmente inferiore al risultato dello scorso anno».

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