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Fabbisogno a 2,9 miliardi per gli anticipi alle banche

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I conti pubblici avvertono così il rimbalzo negativo dei benefici di dicembre, quando il bilancio dello Stato aveva drenato, sotto forma di anticipo, ben 2,7 milioni agli istituti bancari che per conto dell' Erario incassano le imposte. In pratica se non vi fosse stato questo recupero - e quindi nemmeno l'anticipo di dicembre - il saldo di gennaio si sarebbe chiuso con un rosso di 200 milioni di euro. «Nel mese di gennaio 2004 - rende noto il ministero dell' Economia - si e registrato un disavanzo del settore statale superiore per circa 1,9 milioni a quello di gennaio dello scorso anno». Il Tesoro spiega però la ragione. «La differenza - commenta - va attribuita all' effetto tecnico del recupero di imposte versate nel 2003. L' andamento delle spese risulta in linea con quanto previsto». I conti, in pratica, non mostrano tensioni particolari sul fronte delle spese. E sul gettito fiscale, come sempre a gennaio, non sono ancora significativi. Ma a pesare è quello che il ministero definisce l' effetto tecnico del recupero delle imposte. Si tratta dell' anticipo dell' 1% dell' ammontare delle imposte che gli istituti avrebbero incassato quest' anno sotto forma di «concessionari della riscossionè, versato il 29 dicembre dalle banche sulla base di un decreto approvato il 5 dicembre dal Consiglio dei Ministri».

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