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Autostrade, pedaggi bloccati fino al 30 giugno

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Poi scatteranno i rincari del 2,26%. L'amministratore delegato: «Siamo abituati ad obbedire tacendo»

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A dare l'annuncio è stato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, al termine di una giornata convulsa, con tanto di fumata nera del Cipe in mattinata. Dopo un «congelamento» di ben 13 mesi del quarto atto aggiuntivo firmato tra Anas e Autostrade il 23 dicembre 2002 (atto che prevedeva incrementi tariffari medi inferiori al 2% spalmati su 10 anni a fronte di investimenti per 4,7 miliardi di euro), il dossier aumenti autostradali è approdato ieri sul tavolo del Consiglio dei ministri. In attesa delle decisione del governo, il titolo del gruppo è stato sospeso in Borsa per tutta la giornata. Oggi tornerà agli scambi. Nell'annunciare la decisione Tremonti si è richiamato alla richiesta «molto ragionevole» dei rappresentanti dei consumatori di congelare ogni aumento fino a luglio. «Una richiesta che ha molto fondamento» ha aggiunto, prima di passare la parola ai vertici di Autostrade per esprimere un parere sulla proposta. Una regia sapiente rispetto alla quale Gamberale e Gros-Pietro non hanno potuto che assentire: «Siamo abituati ad obbedire tacendo» ha risposto Gamberale. Battuta che ha scatenato la reazione di Stefano Cetica, segretario generale dell'Ugl: «Speriamo che più che al motto di "eseguir tacendo" - ha detto - si attenga a quello di "eseguir pagando", nel senso che la società dia finalmente seguito agli investimenti indispensabili per ammodernare la rete autostradale». Via libera quindi al congelamento fino al 30 giugno (la proposta verrà esaminata oggi dal Cda del gruppo), ma dal 1° luglio scatterà un aumento del 2,26%, «al di sotto dell'inflazione che stiamo pagando», ha precisato l'amministartore delegato, auspicando che il «sacrificio» di Autostrade sia preso ad esempio da tutti, «anche da chi pesa di più sull'inflazione». La pensa diversamente Altrocunsumo, per il quale da dicembre 2001 ad oggi i pedaggi delle autostrade sono aumentati del 9,3% a fronte di una tasso medio di inflazione del 5,4%; e, con l'introduzione degli aumenti, si arriverebbe a un incremento del 12%. La nuova disciplina tariffaria, cui ha fatto riferimento Tremonti, è contenuta in un emendamento governativo inserito nel decreto Mille proroghe attualmente in fase di conversione (scade il 24 febbraio), dove «viene incentivata la realizzazione di rilevanti investimenti che vanno ad aggiungersi al piano finanziario vigente, allo scopo di potenziare la rete autostradale e i livelli di sicurezza del servizio» spiega in una nota palazzo Chigi. Gli incrementi tariffari legati alla manutenzione e al miglioramento della sicurezza, ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, «sono in piena coerenza con l'atto firmato con l'Anas e la convenzione passata con la società autostrade». Soddisfatti della decisione Adusbef, Adoc, Codacons e Federconsumatori.

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