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Aventis respinge l'opa di Sanofi per creare un colosso chimico

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Il gruppo franco-tedesco ha respinto l'offensiva, la maggiore finora lanciata nel settore farmaceutico, ed ha affidato la sua difesa a due banche mentre già si parla con insistenza di un possibile arrivo di Pfizer o di GlaxoSmithKline nella veste di cavaliere bianco. L'offerta di Sanofi-Synthelabo è mista, l'81% in azioni e il 19% in cash e cioè 5 nuove azioni di Sanofi per 6 di Aventis, più 69 euro in cash. Sanofi ha anche precisato che darà seguito all'opa, da cui si attende sinergie ante imposte per 1,6 miliardi, solo se otterrà almeno il 50% del capitale o dei diritti di voto. Secondo Aventis l'opa di Sanofi è insufficiente perchè accorda un premio di solo il 3,6% rispetto all'ultima quotazione. Il gruppo franco-tedesco, nato 5 anni fa dalla fusione tra Hoechst e Rhone-Poulenc, ritiene inoltre di disporre già di altre opzioni migliori ma non ha voluto fornire dettagli nè commentare le voci secondo cui il governo francese, favorevole alle sue nozze con Sanofi, avrebbe bloccato un possibile ravvicinamento con GSK. Secondo alcuni analisti, se Sanofi vuole prendere il controllo di Aventis deve rialzare la sua offerta, anche perchè i titoli del gruppo già vengono considerati al di sotto del loro valore reale.

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