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Auto, il 2003 un anno da dimenticare

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Tuttavia regna l'ottimismo: per gli esperti la ripresa economica riporterà il settore in positivo

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217.912unità. A soffrire le difficoltà maggiori è stato, fra i costruttori, il gruppo Fiat, che ha visto calare le proprie immatricolazioni del 10,2% e la propria quota di mercato al 7,4% dall'8,2% del 2002. Per un'inversione di tendenza, secondo gli analisti, ora non resta che puntare gli occhi sulla tanto attesa ripresa economica, che per ora si è fatta solo intravedere, e su un'interpretazione flessibile del Patto di stabilità, incrociando allo stesso tempo le dita sull'impatto che potrebbe avere il supereuro. Il mercato delle quattro ruote europeo confida, quindi, in un 2004 migliore e i segnali al momento ci sono: la domanda, a partire dalla seconda metà del 2003, è in ripresa come dimostra l'andamento delle vendite in dicembre che, pur chiudendosi con un -1,8% (per un totale di 987.601 unità), si dimostra vivace. La flessione dell'ultimo mese dell'anno, infatti, è determinata dal pesante calo registrato in soli tre paesi, fra i quali l'Italia. In tutti gli altri stati, invece, le vendite sono risultate in aumento. Anche dicembre, così come l'intero 2003, è stato un mese nero per il gruppo del Lingotto che ha registrato una flessione del 19,7%, toccando però una punta del -21,1% con il marchio Lancia, che ha immatricolato 6.499 auto a fronte delle 8.241 dello stesso mese del 2002. Il 2003 ha sancito il successo e l'affermazione dei costruttori orientali, sia giapponesi sia sudcoreani, che hanno continuato a macinare risultati positivi realizzando guadagni rispettivamente pari al +9% ed al +19,5% in termini di immatricolazioni. Per i grandi gruppi europei e statunitensi, fatta eccezione per la Bmw, il 2003 non sarà invece un anno che sarà ricordato con gioia. Seppur con flessioni decisamente inferiori rispetto al -10,2% della Fiat, tutti i costruttori hanno visto scendere immatricolazioni e quota di mercato: si va dal -2,5% di Volkswagen al -2,7% di Psa Peugeot Citroen, passando per il 4,4% di Ford ed il -2,8% di General Motors. Secondo il Centro Studi Promotor (Csp), il calo delle vendite registrato nel 2003 «è inferiore alle aspettative. La ripresa della domanda nella seconda metà dello scorso anno dovrebbe consolidarsi e rafforzarsi nei prossimi mesi sostenuta dal recupero dell'economia in Europa. I maggiori sistemi economici dell'area euro - spiega il Csp stimando che l'anno in corso si chiuderà con circa 14.600.000 immatricolazioni, il 2,7% in più sul 2003 - stanno infatti superando la fase di stagnazione che ha caratterizzato la prima parte del 2003 e hanno nuovamente imboccato la strada dello sviluppo».

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