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TARIFFE aeree sotto la lente dell'Antitrust.

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La decisione, si legge nel testo del provvedimento, poggia su una serie di considerazioni. Innanzitutto, l'Autorità rimanda a un provvedimento del 20 ottobre '93 che avviava un'indagine conoscitiva di natura generale nel settore del trasporto aereo nazionale, con particolare riguardo alla sua struttura tariffaria. «Il contesto in cui si era manifestata l'esigenza di tale indagine -spiega l'Antitrust -vedeva la presenza, in regime di concessione esclusiva, di Alitalia Linee Aeree spa quale vettore in posizione dominante sulla quasi totalità delle rotte interne e di concorrenti marginali». Nel mirino dell'Antritrust erano le tariffe applicate sulle rotte nazionali che apparivano notevolmente superiori a quelle applicate dagli altri vettori comunitari su percorsi analoghi. Di qui la necessità di verificare se «le tariffe domestiche potessero non essere correlate ai costi effettivamente sostenuti». Ora, osserva l'Autorità, «l'attuale contesto è profondamente diverso a seguito del processo di liberalizzazione che ha interessato il trasporto aereo, a livello comunitario e nazionale, e del conseguente ingresso di nuovi operatori, con caratteristiche dimensionali e qualitative diverse». E per questo, «la valutazione delle tariffe aeree non può più essere condotta sulla base del solo parametro della fissazione del prezzo ad opera di un'impresa in posizione dominante, ma deve tener conto di una struttura di mercato, tendenzialmente oligopolistica, che si caratterizza per una crescente differenziazione del prodotto unitamente a strategie di discriminazione di prezzo».

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