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Parmalat, oggi riunione decisiva del cda Tanzi potrebbe lasciare il passo a Bondi

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Il consiglio dovrebbe sancire il passo indietro di Calisto Tanzi, il creatore della multinazionale, da presidente e amministratore delegato, per far posto ad Enrico Bondi, attualmente superconsulente e molto gradito alle banche, che lo considerano una garanzia. Ieri è stata una giornata fitta di incontri tecnico-legali a cui avrebbero partecipato anche gli esponenti di alcune banche. Un altro faccia a faccia c'è stato tra Bondi e Tanzi, accompagnati dai rispettivi manager. L'esposizione degli istituti, stando alle cifre che circolano, non è enorme: 300 milioni cadauna Intesa e San Paolo Imi, 100 milioni la Popolare di Lodi, 125 milioni il Monte dei Paschi (l'unico, a memoria, ad aver informato il mercato con un comunicato ufficiale), appena 600mila euro l'Unicredito, che infatti pare essere pressochè fuori dalla vicenda. Capitalia è esposta per circa 393 milioni di euro. Tanzi non ha mai nascosto l'amicizia che lo lega a Cesare Geronzi: l'industriale parmense è rimasto a lungo nel cda della Banca di Roma prima e di Capitalia poi, uscendone solo il 4 dicembre scorso. Malgrado l'esposizione non sia gigantesca (pare inoltre che parte dei crediti di alcune banche sia immediatamente riscuotibile), alcune banche hanno già fatto capire di essere disponibili a fare la propria parte, in presenza di un piano credibile. Tra queste, la Banca Intesa guidata da Corrado Passera. Bondi, dopo aver rimborsato il bond da 150 milioni, dovrà affrontare altre scadenze. La prima, che pare non lo preoccupi eccessivamente, arriverà già mercoledì 17, quando scadrà il termine per l'acquisto di una quota di una controllata brasiliana. Si tratta di una quota del 18,18%, in mano ad investitori americani, che hanno in mano un'opzione a vendere qualora la società carioca non venisse quotata in Borsa entro fine 2003, eventualità ormai assai improbabile. L'esborso, secondo un rapporto della Tradinglab datato 10 dicembre 2003 basato su informazioni fornite dalla società, dovrebbe aggirarsi sui 400 milioni di dollari Usa, pari a circa 345 milioni di euro. Pare che ci siano i margini per contrattare una dilazione. Poi, fino a fine anno ci sarà tempo per lavorare al piano, che dovrebbe arrivare entro il mese di gennaio.

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