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Vertice con Gm l'alleanza tiene in vista nuovi sviluppi

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Questa la giornata torinese della delegazione della General Motors, capeggiata dal numero uno Richard Wagoner. Dall' altra parte del tavolo, la squadra Fiat era guidata dagli amministratori delegati del Gruppo Fiat e dell' Auto, Giuseppe Morchio e Herbert Demel. «Si è fatto un esame dei progressi delle iniziative industriali in comune e si sono presi in considerazione i possibili sviluppi futuri», hanno fatto sapere fonti vicine al Lingotto, le quali hanno ripetuto che la riunione non prevedeva l' esame dei temi finanziari ancora in discussione fra i due partner (aumento di capitale di Fiat Auto e opzione put). Naturalmente non si può escludere che Morchio nella cena della vigilia con gli americani e il presidente Agnelli non ne abbiamo accennato. Proprio a fine ottobre Fiat e Gm hanno raggiunto un' intesa per spostare di un anno (al gennaio 2005) la decorrenza del put (cioè del diritto del Lingotto di cedere tutta l' auto al socio di Detroit) e deciso di aprire un tavolo di confronto parallelo allo steering committee. Intanto la collaborazione industriale tiene ed ha gia dato buoni frutti: le sinergie hanno già consentito risparmi per 1,2 miliardi di euro (600 milioni a testa) e sono confermate le previsioni di 2 miliardi di euro entro il 2006. Esaminati altri aspetti dell' alleanza: l'andamento delle due joint venture per i motori-cambi e per gli acquisti, il cammino della piattaforma comune per la nuova vettura del segmento «B» (al posto di Punto e Corsa), che Fiat lancerà nel 2005 e Opel nel 2006, la probabile nuova piattaforma per il modello del segmento «C» in uscita nel 2006.

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