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Alitalia, scontro sul blocco salari Mengozzi: non solo lacrime. Nel triennio risparmi per 141 milioni di euro

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Così gli operatori del settore leggono i dati sulle immatricolazioni di novembre in Europa occidentale (-1,1% a quota 1.046.147 unità) la cui flessione, come sottolinea la stessa Acea (l'associazione dei costruttori europei) che li ha diffusi, «appare più marginale se si tiene conto del numero di giorni lavorativi», a conferma di una situazione di «stabilizzazione» del mercato. Nessun dubbio, invece, sulla valenza del risultato Fiat. Il gruppo torinese a novembre ha superato ogni aspettativa, mettendo a segno in Europa un +4,2% di immatricolazioni (a quota 84.220 unità): si tratta della prima crescita dal dicembre 2002 quando le vendite salirono del 14,7%. E ciò, nonostante il -4,5% segnato a novembre dalle immatricolazioni europee in Italia (a quota 171.200 unità). Tra i marchi del gruppo torinese, la crescita maggiore l'ha messa a segno Lancia (+4,7% a 8.745 unità), seguito da Fiat (+4,3% a 63.369 unità) e Alfa Romeo (+3% a 11.792 unità). In crescita anche la quota di mercato del Lingotto in Europa, salita all'8,1% contro il 7,6% del 2002. Il progresso è tutto da imputare al marchio Fiat, passato a novembre al 6,1% contro il 5,7% del novembre 2002. Sia Lancia che Alfa Romeo, infatti, hanno mantenuta invariata la propria quota rispetto ad un anno fa, rispettivamente a 0,8% e 1,1%. Le immatricolazioni del gruppo torinese cedono invece il 9,6% (a quota 989.327 unità), nel cumulativo dei primi 11 mesi.

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