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Controproposta delle banche argentine Sui bond tagli del 40% e non del 75%

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Lo scrive il quotidiano Clarin. Secondo il giornale si tratta di una proposta informale in cui si prevede un taglio del 40% del valore nominale dei titoli - contro il 75% previsto dal governo - un interesse del 2% annuo per le nuove emissioni, che dovrebbero essere a scadenza molto lunga, nonchè l'inclusione nei negoziati dei 18 miliardi di dollari di interessi accumulati, che invece sono stati esclusi nell'offerta argentina. Il giornale afferma anche che, secondo queste banche - definite «più inclini a trattare» e che avrebbero chiesto ai rappresentanti dei creditori italiani e tedeschi di unirsi all'iniziativa - ciò si tradurrebbe in un taglio del 75% del valore attuale (o presente scontato atteso) dei bond in questione e non quindi del 75% del valore nominale che, a loro dire, si trasformerebbe in una riduzione finale del 90%. Già da tempo il Clarin si fa portavoce di questa richiesta di una riduzione del 40% del valore nominale, ma il ministro dell'economia Roberto Lavagna l'ha sempre scartata in modo netto. Anche in questo caso, il quotidiano, ammette che «il governo non ha fretta di rispondere alla proposta delle banche», ribadendo inoltre che il ministro Lavagna, con l'avallo del presidente Nestor Kirchner, punta invece ai tempi lunghi, in pratica «a estendere al massimo i termini dei negoziati».

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