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GLI AUTOMOBILISTI italiani sono fra i più tartassati nei paesi dell'Ocse.

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Peggio di noi stanno solo Norvegia, Olanda, Finlandia, Regno UNito, Danimarca e Germania. Il dato, riferito al primo trimestre del 2003, emerge dal Rapporto sulle Politiche Energetiche dell'Italia dell'Agenzia internazionale per l'energia (Iea) presentato in questi giorni al ministero delle Attività Produttive. Alla base del caro-prezzi, sottolinea l'Ocse, soprattutto l'elevato carico fiscale che nel nostro paese incide per il 66,6% contro il 21,7% degli Stati Uniti e il 37,9% del Canada, i due paesi Ocse dove la benzina costa di meno. In Italia, però, sul costo finale pesa molto la polverizzazione della rete di distribuzione e i costi della materia prima. In tutt'Europa, infatti, il carico fiscale supera il 60% e in molti casi arriva al 70% ma i prezzi non sono elevati come quelli dell'Italia. Anche per il diesel lo scenario è molto simile: l'Italia è settima in classifica per caro-prezzi con un carico fiscale che incide per il 60,9%.

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