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L'Intesa consumatori attacca l'Istat.

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Una revisione che secondo l'Intesa dei consumatori serve solo a «truccare» le statistiche, per non far emergere il peso di una manovra tariffaria sulla telefonia, «che determina aumenti del 4%», ma che secondo la Telecom e l'Autorità delle comunicazioni dovrebbe essere a costo zero. Intanto il presidente dell'Abi, Maurizio Sella, risponde alle accuse di un aumento dei servizi bancari superiori, secondo le rilevazioni Istat per i primi mesi dell'anno, all'inflazione reale e a quella percepita. «Se non si fosse cambiata la base di calcolo - dice Sella - l'aumento nei primi sei mesi dell'anno sarebbe stato pari allo 0,6% e su base annua di qualcosa superiore al 2%. Negli ultimi sette anni - aggiunge il presidente dell'Abi - il costo dei servizi, includendo la diminuzione dello spread tra i tassi attivi e passivi è salito dello 0,7% l'anno rispetto ad un tasso d'inflazione dell'intera dell'economia che è salito del doppio nel periodo. Il prezzo dei servizi è cresciuto è vero - riconosce il presidente dell'associazione dei banchieri - ma è altrettanto vero che prima li facevamo pagare troppo poco».

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