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Gli stipendi arrancano dietro l'inflazione

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Il divario si è comunque ridotto grazie alla scuola che ha spuntato gli aumenti maggiori

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Le retribuzioni, secondo quanto emerge dalla periodica rilevazione dell'Istat, continuano a crescere meno dell'inflazione, anche se in agosto la differenza si è ridotta. Grazie al contratto della scuola e agli aumenti tabellari, ovvero quelli già programmati, nei settori poste e banche, infatti, l'aumento congiunturale delle retribuzioni orarie il mese scorso è stato dello 0,6%. Un risultato che ha portato a una crescita annua delle retribuzioni del 2,6%, contro un aumento del carovita che nello stesso mese ha toccato il 2,8%. Si tratta di un differenziale di due decimi di punti, il più basso raggiunto dall'agosto dell'anno scorso, quando le retribuzioni erano in salita del 2,3% e il tasso annuo di inflazione era al 2,4%. Nei mesi successivi, invece, la forbice si è ampliata sensibilmente, arrivando a un punto nei mesi di marzo, aprile e maggio, con i salari all'1,7% e l'inflazione al 2,7%. A fare la parte del leone, ad agosto, è stata dunque la scuola, con un contratto che coinvolge circa 912mila dipendenti: si tratta di un accordo che stabilisce aumenti tabellari in due rate (gennaio 2002 e gennaio 2003) per un importo complessivo pari mediamente a 113 euro. Ad agosto sono stati pagati gli arretrati per un importo medio pari a circa 1.500 euro. I dipendenti delle banche, invece, hanno ricevuto la quinta e ultima rata di aumenti stabilita dal rinnovo del 1999. Quelli delle Poste, infine, hanno avuto in busta paga il primo aumento deciso dal rinnovo siglato a luglio. Nei primi 8 mesi dell'anno, ha inoltre spiegato l'Istat diffondendo i dati, si è registrato un aumento delle retribuzioni orarie dell'1,9% e del 2% di quelle per dipendente. Sulla base della dinamica registrata nei mesi precedenti e nei contratti in vigore alla fine di agosto 2003, inoltre, l'indice delle retribuzioni orarie contrattuali per l'intera economia ha già acquisito per l'anno 2003 un incremento del 2,2% rispetto al 2002.

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