Fiat, la Borsa scommette sui vertici Auto Neppure le difficoltà per le trattative sull'acquisto di Leach scoraggiano gli investitori
Ad alimentare il rialzo dei titoli contribuiscono anche le attese per eventuali novità nell'assetto azionario, dopo ci si interroga anche sull'assetto azionario di Fiat dopo la diluizione del patto di consultazione, quasi dimezzato al 16,89% dal precedente 31,2% ad aumento di capitale concluso. Ifil (al 30,44% dopo la ricapitalizzazione) ha mantenuto vincolate solo le 110.220.490 azioni (pari al 13,77%) che deteneva prima dell'aumento di capitale. Diluite anche le quote apportate al patto da Generali presente ora con l'1,10% (in portafoglio il 2,578%), Sanpaolo Imi con l'1,02% (1,992%) e Deutsche Bank con l'1% (2,439%). Tanto che nemmeno le indiscrezioni sulle crescenti difficoltà nelle trattative per l'acquisto del manager Ford, Martin Leach, ha scoraggiato gli investitori. Notizie che il mercato sembra aver già digerito e che, anzi, preferisce ignorare. Nel week-end per la prima volta Umberto Agnelli ha ammesso che la sostituzione di Giancarlo Boschetti (che tra un anno andrà in pensione), con Leach «è una possibilità» e l'ad Giuseppe Morchio ha aggiunto che il rafforzamento del management è in ogni caso «una promessa» e agli investitori «conviene scommettere» ancora sul gruppo del Lingotto. Piazza Affari non se l'è fatto ripetere e gli scambi sono risaliti a oltre 9,6 milioni di pezzi (contro i 5 milioni di venerdì scorso). Un possibile contatto diretto potrebbe prendere corpo in settimana, durante il Salone dell'Auto di Francoforte. Mille espositori provenienti da 42 paesi e 850.000 visitatori attesi, una vetrina quella della 60ma edizione del Salone che si apre domani su cui i vertici Fiat puntano molto: La nuova Panda e la Y. Il summit con gli americani, intanto, sembra essere stato un incontro di natura tecnica, nel quadro delle consuete riunioni dello steering committee ma niente è trapelato sui temi discussi.