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Della Valle mette un piede nel Corsera

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Il 12 settembre la riunione del patto di sindacato. All'esame l'entrata di Ligresti tra i soci stabili

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Ora i movimenti intorno alla proprietà al Corriere della Sera emergono in superfice, con nome e cognome. La famiglia Della Valle, titolare del gruppo Tod's, proprietaria della squadra di calcio della Fiorentina e, da un pò di tempo, anche importante azionista della Banca nazionale del lavoro, è salita al 2% del capitale della Rcs. Proprio l'altro ieri Diego, che sul Corriere si muoverebbe in tandem con il finanaziere Francesco Micheli, a margine dell'assemblea della Lega calcio, non commentava le voci sull'acquisto di titoli Rcs, ieri, insieme al fratello, è uscito allo scoperto, attraverso una nota ufficiale: «Diego e Andrea Della Valle comunicano di aver acquistato sul mercato il 2% circa di Rcs Mediagroup. Questo loro investimento personale - si legge ancora - è considerato strategico e di lungo periodo, in un'azienda con grandi potenzialità di sviluppo e con un azionariato di grande qualità». Sono questi giorni di grande tensione intorno alla Rcs Media Group, la finanziaria cui fa capo il quotidiano milanese. Cresce soprattutto l'attesa attesa per la riunione degli azionisti che costituisco il patto di sindacato prevista per il 12 settembre prossimo. All'esame, in particolare, la richiesta, che però non sembra essere stata ancora formalizzata, di Salvatore Ligresti, che controlla il 5,1% del capitale, di entrare a far parte della regia di comando della società. Il finanziere di Paternò ci aveva già provato qualche mese fa ma poi fu costretto a rinunciare. potrebbe andare così anche questa volta visto che fra i soci stabili di Rcs l'ingresso di Ligresti, fortemente sponsorizzato politicamente, si sussurra, non sarebbe poi tanto gradito. E chi non lo vuole si appella alle regole che vogliono il patto parasociale in scadenza il primo luglio del 2004. Isomma, l'offensiva di del propietario di Fondiaria-Sai potrebbe essere ancora una volta rintuzzata, rimandando la resa dei conti all'estate dell'anno prossimo. E in un anno può succedere di tutto, sia sul fronte economico-finanziario che su quello politico. Ma olltre a Ligresti, ci sono altri che sono interessati alla Rcs: mr Tods'-Dalla Valle, appunto, Umberto Agnelli e, di recente, anche i gruppo De Agostini che, tra l'altro, attraverso Toro avrebbe eredita la partecipazione dell' 0,5 per cento. De resto, si fa notare in ambienti finanaziari, da tempo è in atto e si va rafforzando, una robusta collaborazione sul piano distributivo tra le società guidate da Marco Drago (De Agostini) e Maurizio Romiti (Rcs). Sembra invece chiamarsi definitivamente fuori dalla partita Banca Intesa che in un primo momento sembrava interessata attraverso una società controllata di fondi comuni. E mentre si vanno delienando gli schieramenti e i protagonisti stanno pendendo posizione, il titolo Rcs vola in Borsa con discreti guadagni che vanno avanti da giorni. Da inizio agosto Rcs (+0,91% ieri a 2,65 euro) ha messo a segno un progresso del 22% (+ 32% dall'inizio dell'anno) tra scambi in netto aumento dalla media degli 890 mila titoli di luglio a oltre i 2 milioni delle ultime settimane.

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