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Valori: sono immotivati i rincari dei pedaggi sull'autostrada

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Ad alzare la voce contro il caro-prezzi è stato ieri Giancarlo Elia Valori, presidente dell'Aiscat (Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori) e degli Industriali di Roma e del Lazio. A suo avviso, nell'attuale situazione economica italiana» sono «immotivati e intempestivi» i ventilati rincari dei pedaggi autostradali a partire dal prossimo autunno. Valori afferma di non condividere interventi sui costi dei pedaggi «in assenza di un piano di investimenti straordinari e di manutenzione di tutta la rete in concessione che migliori effettivamente la qualità del servizio». Valori condivide appieno, invece, «le perplessità più volte espresse dal ministro Tremonti e dai vice ministri Vegas e Urso sul fatto che il governo, in una fase di inflazione crescente, debba rinviare ogni incremento tariffario, in particolare nel settore dei trasporti autostradali». Ma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, passa subito al contrattacco: «La decisione - precisa - non dipende da me, ma dal Cipe». Lunardi, che nei giorni scorsi aveva aperto il dibattito, sollecitando un adeguamento delle tariffe di autostrade e Fs, ribadisce comunque l'esigenza di assicurare le risorse necessarie agli investimenti in strade e ferrovie: «Bisogna rimettere in moto il progresso del Paese». E comunque, osserva, «si tratterebbe di aumenti contenuti». Anche la società Autostrade interviene per difendersi. «Le confuse e concitate notizie che circolano - si legge in una nota - rappresentano un'iniziativa di disinformazione contro Autostrade. In un momento in cui la società sta procedendo ad importanti appalti e dopo aver censurato comportamenti non consoni al ruolo e alla responsabilità di chi è stato al vertice dell'azienda e risulterebbe tuttora, in latitanza assembleare, al vertice di rappresentanze industriali». «La verità - si legge ancora nella nota - resisterà a questo tipo di disinformazione, suggerita da interessi particolari e strumentali. Ci si augura che le persone responsabili, in buona fede e dal preciso rigore istituzionale, non si rendano disponibili ad assecondare tali particolari fini. Autostrade non si è mai sottratta, e mai si sottrarrà, a confronti rigorosi e documentati nelle competenti sedi, nelle forme dovute e nei tempi giusti, questi ultimi lontani dalle calure ferragostane. Intanto, il Comitato tecnico di controllo sui prezzi è al banco di prova. Il 27 agosto, dopo la riunione istitutiva di fine giugno, si terrà infatti il primo incontro operativo dell'organismo voluto dal ministro alle Attività produttive. «Il 27 si decideranno criteri di valutazione e modalità di rilevazione. Solo allora - afferma Carlo Pileri, presidente dell'Adoc e rappresentante dei consumatori nel comitato - capiremo se la struttura sarà utile o meno». Pileri ricorda che già da gennaio scorso, in pieno boom dell'inflazione (+2,8% tendenziale) e di fronte allo scetticismo dei consumatori sulle rilevazioni Istat, il ministro Marzano aveva annunciato il progetto di istituire un comitato di controllo sui prezzi. Un organismo che mettesse d'accordo tutti, consumatori e distributori, tecnici e industriali, enti locali e commercianti.

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