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Pmi, il fatturato migliora Urso: stanziati 200 milioni

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Questa è la situazione fotografata dall'indagine periodica del Centro Studi di Unioncamere sulla congiuntura delle piccole e medie imprese. La previsione per il terzo trimestre è positiva per il commercio e i servizi, mentre una maggiore incertezza si prospetta per l'industria. Secondo Unioncamere, in questo secondo trimestre la maggior parte delle imprese (51%) ha mantenuto un fatturato stabile, a fronte di un 26% che ha segnalato un aumento del fatturato rispetto al trimestre precedente, e di un 23% che ha indicato una diminuzione. Il saldo congiunturale si attesta pertanto a +3. Su base tendenziale, invece, nello stesso periodo si registra una flessione del fatturato rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente: solo il 23% delle imprese, infatti, indica crescita, mentre il 32% indica diminuzione, e il 45% stabilità. Le difficoltà maggiori vengono segnalate dalle imprese con meno di 50 dipendenti e, nel commercio, dalla piccola e media distribuzione. Stabilità o incremento del volume d'affari si hanno, invece, per le medie imprese dei servizi (+1,2%) e nella grande distribuzione (+4,1%). Le imprese di tutti i settori segnalano una situazione di incertezza per i prossimi tre mesi. E intanto il ministero delle Attività Produttive Adolfo Urso ha reso noto che i fondi rotativi per l'internazionalizzazione delle imprese italiane saranno quadruplicati: in tutto verranno stanziati «oltre 200 milioni di euro - precisa una nota - che serviranno ad accompagnare e far crescere le nostre pmi all'estero verso quei mercati emergenti, come l'Est Europa e l'Estremo Oriente, che ad oggi rappresentano la nuova frontiera dell'economia globale». E per il ministro è necessario operare anche «attraverso la creazione di vere e proprie joint ventures» nelle aree strategiche come la Russia, la Cina, il Mediterraneo e i Balcani.

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