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Microsoft, ultimatum Ue a Bill Gates

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Sul colosso americano pesa il rischio di una maxi multa da 3,2 miliardi di dollari

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"Abbiamo comunicato a Microsoft la nostra intenzione di multarli per il passato", precisano all'Antitrust europeo guidato dal commissario Mario Monti, il che vuole dire a prescindere da eventuali "rimedi" decisi dalla società informatica. A Bruxelles infatti dicono che il colosso di Redmond nel passato ha commesso abusi di posizione dominante tali da incorrere nell'ammenda prevista dall'Ue e che ammonta a un massimo di 3,2 miliardi di dollari, ovvero il 10% del fatturato mondiale della società. E non finisce qui. L'organo di tutela della concorrenza dà anche un ultimatum alla Microsoft, che se non smetterà di agire nel mercato dei server e dei software in maniera anticoncorrenziale rischierà altre multe. Da Redmond fanno sapere che stanno esaminando i rilievi europei: "Abbiamo preso la questione seriamente e abbiamo già compiuto passi per affrontare i problemi". Tutta la vicenda - viene sottolineato dalla società - appare come "qualcosa di spiacevole" destinata a "allungare i procedimenti già in corso da tre anni". "Lavoreremo duramente per focalizzare i nostri sforzi in modo da rispondere ai timori manifestati e condurli verso una soluzione positiva". Le accuse mosse da Bruxelles, a conclusione di un'indagine durata quattro anni, comportano per la Microsoft di cambiare le proprie politiche commerciali, aprendo la porta del suo sistema operativo ai programmi concorrenti. La Commissione, comunque, ha già raccolto ìprove supplementari", che confermano, ìe sotto molti aspetti consolidano", le prime conclusioni sui comportamenti anti-concorrenziali e ìillegali" della società di Gates. Dopo i personal computer, ormai dominati da Windows, Microsoft ìsta estendendo" la posizione dominante anche al mercato dei sistemi operativi per server di fascia bassa, cioè quei computer che gestiscono le reti aziendali. Nel mercato domestico, invece, il colosso dell'informatica ìsta praticando illegalmente" la vendita abbinata del programma Media Player con il sistema operativo Windows. I clienti, in questo modo, non sono liberi di scegliere autonomamente il software per vedere filmati e ascoltare file audio sul pc. In definitiva, l'operato della Microsoft ìindebolisce la concorrenza, soffoca l'innovazione dei prodotti e, limita la scelta dei consumatori". La soluzione? Per quanto il settore dei server di fascia bassa, la Commissione chiede a Microsoft di fornire le informazioni di interfaccia necessarie per permettere ai venditori concorrenti di competere alla pari. Sulla vendita abbinata di Media Player, invece, l'Antitrust ha due strade: obbligare la società a scindere il programma dal sistema operativo Windows, che sarebbe venduto senza il player, costringere Microsoft a offrire, insieme al proprio, anche i programmi dei concorrenti.

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