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L'ANALISI DELLA BANCA D'ITALIA

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La consistenza di Bot in tasca alle famiglie italiane è scesa nel primo trimestre del 2003 a 10.884 milioni di euro, con un calo del 65,6% rispetto ai 31.645 milioni dello stesso periodo del 2002. Nei primi tre mesi la sottoscrizione di Bot da parte delle famiglie si è ridotta a 3.420 milioni dai 12.689 dell'anno precedente (-73%). A fare il check up sugli investimenti delle famiglie italiane è la Banca d'Italia. Dall' analisi emerge anche si è ridotto del 40% lo stock delle azioni (in parte per disinvestimenti, in parte per perdita di valore) così come sono calati i Cct del 2,7%. Discorso a parte per i fondi di investimento: lo stock è diminuito del 15,8%, ma i flussi segnalano una decisa crescita nel primo trimestre dell' anno. Sono invece aumentate le obbligazioni a medio lungo termine. Salgono dell' 8,1%, poi, le disponibilità mantenute «liquide», magari parcheggiate su depositi bancari mentre aumentano del 68% i denari investiti in buoni del Tesoro di comuni e regioni. Aumentano i debiti: tra il primo trimestre del 2002 e lo stesso periodo del 2003 sono saliti dell' 8,7% con un picco dell' 11,2% per i prestiti a medio-lungo termine. Per le azioni nel primo trimestre le famiglie hanno disinvestito per 2.016 milioni di euro. Gli investimenti in titoli a breve termine tra gennaio e marzo 2003 sono invece stati pari a 3.420 milioni di euro, circa 9 mila miliardi in meno (-73%) rispetto ai 12.689 milioni di euro investiti nello stesso periodo del 2002. Addio bot: I titoli di Stato tra il primo trimestre 2002 e lo stesso periodo del 2003 sono passati da 32.759 milioni a 11.194 milioni di euro. La riduzione è di 21.565 milioni e in termini percentuale supera il 65%. Per i Bot da 31,6 miliardi si è scesi a 10,8 miliardi (-65,6%). Gli italiani hanno iniziato a vendere Bot sopratutto alla fine del 2002: negli ultimi tre mesi hanno disinvestito per 18,9 miliardi di euro. Più debiti: A «tirare» di più sono i mutui, i prestiti a medio-lungo termine: per loro l' aumento è stato dell' 11,2% da 208,3 a 233,9 miliardi. Crescono i prestiti a lungo termine. Il calo dei tassi ha spinto gli acquisti del mercato immobiliare. Il calo dei consumi, invece, ha avuto riflessi sul debiti a breve termine, diminuiti dell' 1,5% da 54,1 a 53,3 miliardi di euro. Meno Cct: I Cct sono diminuiti del 2,7% passando da un portafoglio di 52,2 a quello di 50,8 miliardi) mentre le famiglie hanno scoperto i Boc e i Bor, cioè i titoli emessi da comuni e regioni. I titoli delle amministrazioni locali sono aumentati del 68,3% anche se il loro valore assoluto è rimasto esiguo: 1.848 milioni di euro nel primo trimestre dell' anno. Cash e depositi: I depositi a vista delle famiglie sono aumentati dal 404,6 a 437,4 miliardi di euro (+32,8 miliardi; +8,1%)tra il primo trimestre 2002 e 2003.

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