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ATTESA e ottimismo in Piaggio per l'arrivo di Colaninno al ponte di comando dell'azienda.

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Le attenzioni sono puntate sul piano industriale che i nuovi proprietari metteranno a punto per riaccendere il mito della Vespa. «Il piano industriale - afferma Domenico Contini, segretario generale della Fiom di Pisa - dovrebbe puntare a portare l'azienda alla leadership del settore. La Piaggio ne ha la capacità». E nell'attesa che si perfezionino i contratti per la cessione dello storico marchio, per l'azienda le cose cominciano ad andare meglio: la produzione è tornata ai livelli precedenti la crisi, si registrano aumenti di ordinativi e fatturato, tanto che i 3.700 dipendenti sono tornati a lavorare a pieno ritmo. Non solo, si è anche aperta la strada a 450 nuove assunzioni con contratti a termine. Una vera e propria inversione di rotta, in un mercato che attraversa una fase difficile a livello europeo La ripresa è decisiva per tutto il comprensorio, dove oltre 7 mila persone vivono lavorando per la Piaggio o per le aziende dell'indotto. Resta da risolvere il nodo dei 600 milioni di euro di indebitamento con le banche. Eppure, con l'entrata di Roberto Colaninno nel gruppo, ormai ufficiale anche se bisogna aspettare ancora qualche settimana, a Pontedera si respira un'aria di attesa e di ottimismo.

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