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Vendite al dettaglio, calo a maggio ma a livello annuale c'è un +3,6%

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Lo rileva l'Istat, precisando che il rallentamento rispetto al mese di aprile è dovuto essenzialmente agli acquisti che si sono concentrati nel periodo pasquale ad aprile. Il settore di prodotti che ha registrato l'incremento annuo più forte è quello alimentare (+6,9%) seguito abbigliamento e pellicceria (+3,1%), generi casalinghi (+2,5%), supporti magnetici e strumenti musicali (+2,4%) e calzature (+2,3%). Quanto alle tipologie dei punti vendita della grande distribuzione gli incrementi più rilevanti sono stati quelli degli hard discount (+7,7%), dei supermercati (+7,3%) e degli ipermercati (+7,7%). L'incremento dei prodotti non alimentare in generale è dell'1,6% su anno e dell'1,4% rispetto al mese precedente. Per ripartizione geografica, è il nord-ovest a registrare l'incremento annuo maggiore con un +5%, seguito dal nord-est (+3,5%), dal centro (+3,2%) e dal sud (+2,1%). «L'incremento è stato più elevato - sottolineano all'Istat - nella grande distribuzione(+6%) piuttosto che nelle imprese operanti su piccole superfici (+1,4%)».

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