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UN GIANO bifronte, questo è oggi la Cina per il sistema produttivo italiano.

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«Il gigante cinese è sicuramente, se vogliamo, il rischio maggiore per le nostre imprese, ma anche la più grande opportunità per esse, il mercato che registrerà l'espansione più accelerata nei prossimi anni» afferma Urso. «Nell'incontro con i ministri economici europei che precederà le discussioni del vertice sulle tematiche che terranno banco nel round negoziale WTO a Kankun - prosegue il viceministro - vedremo se aggiornare la posizione europea e dove intervenire sui rischi della concorrenza asiatica. È necessaria, comunque, un'intesa con l'Asia e non un conflitto, visto le grandi opportunità che può offrire alle nostre imprese». E a partire dal 2004 la Cina sarà già uno sbocco per i salumi italiani, grazie al memorandum d'intesa siglato tra i due Paesi, che rimuove gli ultimi ostacoli legislativi e fitosanitari all'esportazione dei prodotti alimentari made in Italy.

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