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Vendita immobili enti 30.000 famiglie a rischio di sfratto

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000famiglie di anziani e di persone a basso reddito. Questo sarà l'effetto delle aste avviate sugli appartamenti degli enti previdenziali, oggetto delle cartolarizzazioni, che gli inquilini non sono in grado di acquistare. A denunciare la situazione è il Sunia, il sindacato degli inquilini vicino alla Cgil, riguardo all'avvio delle aste per gli appartamenti degli enti previdenziali messi in vendita dal Tesoro. Sono stati messi all'asta i primi 180 appartamenti inoptati, quelli cioè che gli attuali affittuari non sono in grado di acquistare. «Questo significa - spiega il Sunia in una nota - che 180 famiglie fatte di anziani, pensionati, bassi redditi o disoccupati che non hanno potuto comprare quando l'alloggio gli è stato offerto dall'ente proprietario, tra qualche giorno si ritroveranno inquilini di un proprietario privato». Il timore è che «dovranno da subito affrontare il dramma di uno sfratto». In effetti la legge prevede che ci sia un rinnovo del contratto alle stesse condizioni per altri nove anni, ma «questo contratto dall'ente o dalla Scip non è stato fatto e nell'avviso d'asta questo obbligo non è neanche citato». Secondo il Sunia quindi «tutto lascia presagire che fin da subito assisteremo a tentativi di sfratto, come sta succedendo ormai da tempo a quelle famiglie che si sono trovate improvvisamente inquilini di una delle cooperative finte denunciate dal Sunia alla magistratura». Si tratta quindi di «un vero e proprio dramma che si estenderà successivamente alle altre 3.000 famiglie che non hanno acquistato e successivamente alle oltre 30.000 stimate alla fine del processo di vendita di Scip 2. Tutto questo nella più assoluta indifferenza del governo».

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