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Seat, le Pagine Gialle cedute da Telecom alla cordata BcPartners

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Il gruppo Telecom Italia ha scelto quindi l'offerta di Bc Partners, Cvc Capital Partner, Permira e Investitori Associati, che pagheranno 3,03 miliardi il 61,5% di Seat. Sul resto del capitale sarà lanciata un'Opa a 0,598 euro per azione, lo stesso prezzo pagato per la quota di maggioranza. L'operazione, che valorizza la società 5,65 miliardi, consente a Telecom di ridurre l'indebitamento netto consolidato di circa 3,74 miliardi, in linea con l'obiettivo prefissato. Della vecchia Seat resteranno al gruppo telefonico il settore media (Tin.it, Virgilio, La7, Mtv) e la Buffetti. La nuova società si chiamerà Telecom Italia media. La cordata guidata da Bc partners ha battuto i tre concorrenti: il consorzio di Kolberg, Kravis Roberts & co., unito al fondo Texas Pacif Group e al Blackstone Group, il gruppo con Apax Partners (che gestisce le Pagine Gialle inglesi) e quello costruito dal fondo Carlyle. Bc Partners, Cvc Capital Partners, Investitori Associati e Permira lanceranno un'offerta pubblica di acquisto sulla quota residua del capitale della Nuova Seat allo stesso prezzo di 0,598 euro per azione concordato con il gruppo Telecom per l'acquisizione del 61,5% della società, che dovrà nascere dalla scissione di Seat Pagine Gialle. L'ammissione a quotazione della Nuova Seat è prevista per l'inizio di agosto ed è una delle condizioni cui è subordinato il perfezionamento dell'acquisto delle directory di Seat da parte dei quattro investitori, assieme all'efficacia della scissione e all'ottenimento delle autorizzazioni da parte delle autorità antitrust. Con la cessione di Pagine Gialle, il totale delle dismissioni, resesi necessarie per ridurre i debiti del gruppo, tocca quota 9 miliardi. Le prime dismissioni hanno riguardato a fine novembre 2001 le partecipazioni negli ex consorzi satellitari, trasformati in società per azioni, Eutelsat, Intelsat, Inmarsat e New Skies Satellites, per un impatto netto sul debito di 450 milioni di euro. Nella prima parte del 2002 è stata poi la volta di Lottomatica per 212 milioni, di Bouygues per 750 milioni, di Mobilkom Austria per 756 milioni, di piccole vendite real estate per 13 milioni.

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