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In 4 mesi 91 miliardi nelle casse del Tesoro

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L'Iva svetta fino al 7% grazie alle immatricolazioni delle auto del primo scorcio dell'anno

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Tra gennaio ed aprile le entrate fiscali, calcolate dal ministero dell'Economia secondo il criterio della competenza, hanno mostrato una crescita del 6,5%, a quota 91,688 miliardi di euro. L'Iva continua a correre, con una crescita del 7% e 1,711 miliardi di euro in più nelle casse: è l'effetto delle immatricolazioni automobilistiche del primo scorcio dell'anno, aiutate dagli incentivi. Il Fisco conta soprattutto gli incassi legati soprattutto alle imposte indirette (quelle che si versano su commercio e consumi) che superano in quantità anche le imposte dirette (che si pagano in base ai redditi). E, spulciando tra i dati, si scoprono quelli che al ministero dell'economia vengono letti come i primi effetti della riduzione delle tasse introdotta con il primo modulo della riforma tributaria: nel solo mese di aprile il gettito Irpef, l'imposta che viene pagata sui redditi da lavoro, ha rallentato bruscamente il passo, segnando solo un aumento dello 0,6%. I dati delle entrate fiscali sono stati diffusi ieri dal ministero dell'Economia segnano un incremento in linea con i mesi precedenti: il +6,3% del bimestre e il +8,2% del primo trimestre dell'anno. Le statistiche elaborate secondo il criterio della competenza rafforzano l'incremento che era già stato evidenziato dai risultati di cassa che segnavano un aumento del 3,3% del gettito tributario e del 3,6% di quello tributario-contributivo. Ma ora è possibile verificare con maggiore attenzione l'andamento dei singoli comparti di entrate. Le imposte indirette hanno dato un gettito di 46,290 miliardi di euro (+7,3%): per le casse del fisco questo significa un maggior gettito di 3,159 miliardi di euro in più. Non solo. Il dato registra un sorpasso rispetto alle imposte dirette che hanno garantito 45,378 miliardi (+5,6%). Le imposte sui consumi segnalano soprattutto il buon andamento dell' Iva, da sempre considerato un forte indicativo. È l'effetto trascinamento delle immatricolazioni automobilistiche legate agli incentivi ecologici scaduti alla fine di marzo che aiutano gli incassi più che l'andamento della congiuntura che l'Istat ha rivelato essere ancora fiacca all'inizio dell'anno. La crescita Iva del primo quadrimestre è stata del 7%: l'imposta ha raggiunto quota 26,230 miliardi di euro, con un maggior guadagno per l'erario di 1,711 miliardi rispetto all scorso anno. A dare spinta agli incassi sono soprattutto gli scambi interni (+1,528 miliardi di euro, +7,3%) che le importazioni (+138 milioni; +4,9%). Che l'Iva sia salita in auto grazie agli eco-incentivi è dimostrato anche dal crollo del gettito del bollo auto. Le tasse automobilistiche sono crollate del 97,9% proprio perchè gli incentivi consentivano sgravi su questo tributo e non toccavano l' Iva. Nel quadrimestre hanno segnato un incremento anche le imposte dirette. Complessivamente hanno toccato quota 45,378 miliardi di euro, in aumento di 2,411 miliardi di euro (+5,6%) rispetto allo stesso periodo del 2002. L' Irpef dei primi quattro mesi risulta in aumento di 1,767 miliardi di euro (+4,6%).

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