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Quote latte, se ne riparla a giugno La richiesta italiana sarà esaminata. Tremonti: un buon punto di partenza

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L'impegno riguarda sia il pacchetto sulla fiscalità del risparmio (bloccato da una riserva dell'Italia) sia la richiesta italiana di ottenere l'autorizzazione a condonare parte delle multe dei produttori, senza incappare nella severa legislazione comunitaria in materia di aiuti di Stato. Sul pacchetto fiscale, i quindici concordano di non riaprire la discussione, in particolare sulla fiscalità del risparmio, senza «escludere la possibilità per l'Italia e altri paesi di proseguire discussioni bilaterali con la Svizzera». Sulle quote latte l'Ecofin «invita il Coreper (il Comitato dei rappresentanti permanenti presso la Ue) ad esaminare la richiesta italiana. Positivo il commento del ministro dell'economia Giulio Tremonti: «È un significativo avanzamento: ci sono buone chance per chiudere in giugno». Il ministro non ha fornito dettagli sulla proposta su cui la delegazione italiana dentro il Coreper avrà mandato a negoziare. Ad oggi, la richiesta italiana è stata quella di rateizzare su un periodo di 30 anni, senza interessi, i 648 milioni di euro di multe dei 23.400 produttori. «Siamo confidenti e positivi sul lavoro del Coreper: pensiamo sia il posto giusto per fare il lavoro giusto. Non specificamo il mandato della nostra delegazione: abbiamo molta fiducia nel lavoro dell'ambasciatore Vattani», si è limitato a dire Tremonti. Il ministro si è detto fiducioso sulla possibilità di superare le resistenze espresse sul condono, in particolare da Danimarca, Olanda e Svezia: «Credo che il Coreper abbia buone possibilità per trovare una soluzione. La discussione di oggi è stata costruttiva e la conclusione ragionevole». Secondo Tremonti, «il buon avanzamento è una cosa positiva anche per la discussione in Parlamento» sul decreto sulle quote latte, che scade il prossimo 30 maggio. Per quanto riguarda la posizione italiana sul fisco, il ministro ha rinviato al testo dell'intesa. «Noi ci limitiamo ad una riserva bilaterale, sono aspetti tecnici», ha rilevato non precisando su quali capitoli l'Italia intende aprire una discussione con la Svizzera. E sulla disponibilità a levare la riserva, ha sottolineato:«Aspettiamo il Coreper di giugno: valuteremo il lavoro fatto e daremo la nostra risposta. Ora è troppo presto per dare una risposta». Di «un discreto passo in avanti rispetto alla situazione di un mese fa» ha parlato il presidente di turno dell'Ecofin, il ministro greco delle finanze Nikos Christodoulakis, secondo il quale le riserve poste in precedenza «non costituiscono più un impedimento ad un accordo».

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