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Cartelle pazze, i tartassati alla Camera

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Domani le audizioni delle associazioni e dei concessionari. Nessun rinvio per il condono

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La commissione ascolterà infatti i rappresentanti dei consumatori che da giorni sono sul piede di guerra e minacciano addirittura di denunciare i concessionari della riscossione che comunque, sempre domani, esporranno la propria posizione alla Camera. Una situazione, quella delle cartelle pazze, che ha spinto nei giorni scorsi alcuni rappresentanti dell'Ulivo e i professionisti del settore, ad ipotizzare un'ulteriore proroga della scadenza del 16 maggio prossimo per aderire ai condoni. Ma il Governo ha preso una posizione netta su questo argomento escludendo con forza la possibilità di un'ulteriore proroga. Nei giorni scorsi Giorgio Benvenuto ipotizzava appunto che maggioranza e governo stessero mettendo a punto una proposta di modifica al decreto sulle scommesse ippiche (Unire) per spostare ancora la scadenza. Il decreto infatti, secondo quanto riferito dallo stesso Benvenuto, non sarebbe considerato blindato dal Governo e quindi modificabile per inserire la proroga. Ma il Governo, per bocca del sottosegretario Giuseppe Vegas, ha escluso categoricamente questa ipotesi: «Mi sembra un'illazione» ha detto. Questo anche perchè inoltre l'esecutivo attende di contabilizzare nei conti pubblici l'effetto del condono che Vegas continua a stimare in 8 miliardi di euro: «il problema è - ha spiegato Vegas - che c'è l'effetto della Finanziaria, con i condoni che devono ancora manifestarsi». Intanto, indipendentemente dal gettito che sarà raggiunto, i condoni continuano a far discutere per l'invio delle cartelle pazze: i commercialisti tendono a ridimensionare il numero fornito dai consumatori e specificano che in realtà non si tratta di «cartelle» ma di avvisi bonari, oltretutto previsti proprio dalla Finanziaria. Una sorta di avvertimento che dovrebbe consentire ai contribuenti di conoscere in anticipo quale è la situazione da sanare e di quale entità. Ma è indubbio che il poco tempo per mettere a punto l'adesione al condono insieme agli avvisi sbagliati abbia prodotto non pochi problemi ai contribuenti e agli stessi professionisti che li devono guidare. Si attende di vedere inoltre se i rappresentanti dell'Intesa dei consumatori daranno seguito alle proprie minacce denunciando i concessionari della riscossione alle Procure dela Repubblica.

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