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Petrolio, i prezzi continuano a calare

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Le decisioni apparentemente contraddittorie prese dall' organizzazione hanno frastornato il mercato che, in cerca di indicazioni coerenti, ha però proseguito nel suo assestamento verso il basso. Il prezzo del petrolio prosegue quindi sulla curva discendente segnata da inizio marzo, quando, dopo il record di fine febbraio a 39,95 dollari al barile, l'Opec decise di aumentare significativamente la produzione per limitare i timori legati all'imminente guerra in Iraq e alla drastica diminuzione delle scorte provenienti dal Venezuela. Il taglio annunciato dai Paesi produttori, spiegano gli analisti, era più che atteso, quasi «doveroso» data la sovrapproduzione delle ultime settimane. Tanto che per giugno, in occasione del prossimo incontro dei ministri del Petrolio dell'Opec a Doha, ci si attende un nuovo taglio. Ad annunciarlo è stato il ministro saudita Ali al-Naimi. Il prezzo del Brent con consegna a luglio è così sceso ieri mattina a Londra a 24,23 dollari al barile, 10 centesimi in meno rispetto ai 24,33 dollari della chiusura di ieri. E in lieve calo è anche la quotazione a New York, dove il greggio perde lo 0,6% a 26,48 dollari.

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