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Fiat stringe il rapporto con Gm

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Ifil e Ifi chiudono il 2002 in rosso. Boschetti chiede la proroga degli ecoincentivi

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Il 2002 è stato un anno da dimenticare e lo dimostrano anche i bilanci approvati ieri dai consigli di amministrazione di Ifi-Ifil, le due finanziarie che fanno capo alla famiglia Agnelli. Ifil ha chiuso con una perdita di 367 milioni di euro a livello consolidato e Ifi di 803 milioni. Per la prima volta gli azionisti non riceveranno dividendo. C'è comunque la volontà di sostenere il gruppo Fiat, in particolare il settore auto. Le strategie sono state tracciate dai nuovi vertici, il presidente Umberto Agnelli e l' amministratore delegato Giuseppe Morchio. Si punta sui tradizionali settori industriali e, per quanto riguarda l' auto, su «una partnership industriale sempre più spinta con Gm», come ha detto nei giorni scorsi Agnelli E oggi c'è stata una prima conferma: «Con Gm stiamo andando veramente molto bene - ha spiegato Boschetti - le piattaforme comuni ci danno quello che ci aspettavamo, forse un po' di più e abbiamo intensificato la nostra collaborazione, decidendo la convergenza sulla piattaforma C». Riguarda la definizione di sottosistemi comuni per le eredi di Fiat Stilo e Opel Astra, con l' obiettivo di lancio sul mercato nel 2007. Boschetti ha però anche sottolineato la necessità che il governo proroghi gli ecoincentivi, che scadranno fra tre giorni. «Siamo tra coloro che ne sollecitano il mantenimento - ha detto - non abbiamo grandi segnali, ma siamo fiduciosi». Ma il presidente della Commissione Attività Produttive della Camera Tabacci ha risposto che la proroga si può anche fare ma prima occorre che la Fiat recuperi quote di mercato altrimenti gli incentivi avvantaggeranno la concorrenza. L' ad di Fiat Auto ha tracciato un bilancio del piano di ristrutturazione: «Ci sono segnali di importanti miglioramenti, siamo in linea con le nostre previsioni». Nel 2003 il volume di attività sarà in linea con quello del 2002 e tiene conto che il mercato europeo abbia una flessione dell' 1-2%. Rimane, tuttavia, l' incognita legata al conflitto in Iraq, che potrebbe modificare in negati il quadro. Nell' attesa di novità, «il mercato italiano sta spingendo forte - ha sottolineato l' ad di Fiat Auto - nella presunzione che finiscano gli ecoincentivi. C' è qualche difficoltà legata a Termoli, che deve recuperare quello che è andato perso». Per ora, comunque, la Borsa non cambia l'umore su Fiat che ha chiuso con una lieve perdita (-0,22% a 5,805).

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