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Le entrate fiscali segnano il passo

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336milioni di euro, con una lieve contrazione (-1%) rispetto all' anno precedente, quando erano state pari a 333.784 milioni di euro. Sono questi i dati ufficiali delle entrate tributarie erariali del 2002 elaborati dal ministero dell'Economia-dipartimento per le politiche fiscali. La contrazione è inferiore al -1,2% calcolato in termini di cassa dalle statistiche della Banca d'Italia. La flessione ha riguardato soprattutto le imposte dirette, mentre un segno positivo ha caratterizzato le indirette. Queste ultime, tra cui l'Iva in crescita del 2,7%, hanno messo a segno un aumento dell'1,7%, compensando così il calo del 3,4% delle imposte dirette. Tra le imposte sui redditi la contrazione è stata particolarmente forte per l'Irpeg, l'imposta sui redditi delle società, il cui gettito è sceso del 9,1%, di 2.994 milioni di euro. I dati - spiega il ministero dell'Economia - indicano che nel corso del 2002 si sono avute due tendenze opposte: una diminuzione del prelievo fiscale sulle imposte dirette, ed un aumento sulle imposte indirette. «L'aumento del gettito delle imposte indirette - è scritto nel documento del ministero - deriva principalmente dal buon andamento dell'Iva sugli scambi interni indicatore di una buona tenuta dei consumi nazionali, dell'imposta di fabbricazione sugli oli minerali e del provento del lotto». A fronte di un'Iva complessiva in crescita del 2,7%, quella sugli scambi interni ha mostrato un incremento del 3,8% che, se non fosse stata depurata delle somme destinate dalla legge 383 al rilancio dell'economia, sarebbe stato del 4,6%. A determinare una performance negativa delle imposte dirette sono stati invece l'Irpef (una riduzione di gettito di 638 milioni di euro sul 2001, -0,5%) e sopratutto l'Irpeg. La contrazione delle imposte sui redditi delle società giuridiche è stata di poco inferiore a 3 miliardi di euro: in pratica il calo dell'autotassazione registrato a giugno-luglio, quando il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, denunciò i casi di «autotassazione zero» legati agli incentivi per le imprese, non si è riassorbito anche se i provvedimenti approvati nell'ultima parte del 2002 hanno evitato una duplicazione della riduzione anche per il secondo acconto, quello di novembre. Nel complesso l'autotassazione Irpeg è calata proprio del 9,1% di 2.994 milioni: l'Irpef, invece, ha una diminuzione dovuta alle ritenute sui dipendenti statali (-1.636 milioni; -14,3%) e di quelle sul lavoro autonomo (-720 milioni; -6,8%), mentre salgono del 4,7% (+3.704 milioni) le ritenute sui lavoratori non statali. L'autotassazione Irpef, invece, è scesa di 1.986 milioni (-8,5%). Anche gli andamenti dei mercati borsistici hanno pesato sul gettito. Le imposte sostitutive hanno dato un gettito di 3.747 milioni, in calo di 2.528 milioni di euro (-40,3%). Questo - spiega il ministero - è dovuto alla diminuzione di tutte le componenti dell'imposta: -1693 milioni (-41%) dall'imposta sostitutiva sulle plusvalenza da cessione di azienda o di partecipazioni di controllo; -155 milioni (-44,8%) per l'imposta sostitutiva sul risultato maturato dalle gestioni individuali di portafoglio; -655 milioni (-37%) sull'imposta sostitutiva sulle plusvalenze e sugli altri redditi; -15 milioni (100%) dell'imposta sostitutiva sulla maggiorazione di conguaglio. Inoltre ammontano a 1.633 miliardi di euro le imposte «evase» che il fisco ha recuperato ed effettivamente incassato nel 2002.

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