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Domenica in, Pamela Prati torna in lacrime da Mara Venier: perché l'ho fatto...

Giada Oricchio
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Mara Venier ospita Pamela Prati a “Domenica In” e ripercorre “Pratiful” levandosi più di un sassolino dalla scarpa: “Un anno fa avevo capito che mi stavi prendendo per i fondelli e ho chiuso l'intervista in anticipo”. La Prati insiste di essere stata plagiata “dal sistema” come successo a Signorini, Hunziker e Wanda Ferro e afferma: “Sono tornata pantera”, ma l'ex manager Eliana Michelazzo su Instagram ribatte: “Plagiata da sé stessa. Le bugie hanno le gambe corte”. Mara Venier accoglie Pamela Prati nello studio di "Domenica In" a distanza di 13 mesi dalla famigerata intervista in cui la soubrette festeggiava l'imminente matrimonio con il fantasma Mark Caltagirone e celebrava la gioia di essere mamma di due bambini adottivi: “Dobbiamo dare qualche spiegazione”. In realtà, Pamela Prati risorge (di nuovo) a primavera per pubblicizzare il suo libro “Come una carezza”. Si parte dal racconto dell' “infanzia rubata, strappata”: “A Ozieri, i compaesani chiamavano bastardi me e i miei fratelli, è un peso che mi porto ancora oggi. Ci mandarono in orfanotrofio a Cagliari perché mia mamma non poteva mantenerci e lei ci veniva a trovare una volta al mese con le tasche piene di frutta secca. Noi eravamo ladri di sogni, di felicità, di una merendina che non potevamo avere. Io sento la presenza di mia mamma, per me è ancora qua. Dopo sei anni riuscì a riprenderci e si occupò di noi da sola”. Il passato è così straziante per la Prati, smagrita nel fisico ma smaltata in volto, che china la testa per nascondere le lacrime (in verità non colano): “Il mio è un libro di rinascita, di speranza, dopo l'amore per mia mamma è giunto l'amore dell'amore per me stessa”. Mara Venier, amica di lunga data della Prati, la definisce bella e insicura e l'ex star del Bagaglino ricorda la gelosia della sorella Maria per la sua bellezza (“Era dieci anni più grande e mi temeva perché mi guardavano tutti, ero bella, selvaggia, i capelli neri, le gambe lunghe da soubrette”) e la voglia di fare spettacolo. A Roma la scoprì in un negozio di abbigliamento un agente che le propose il provino per Playboy: “Lo feci perché servivano i soldi a casa, ma avevo le lacrime agli occhi. C'è scritto tutto nel libro”. Mara Venier piazza la prima stoccata: “Non l'ho letto. Mi è arrivato stamattina”. La Prati sottolinea che quando ebbe successo si prese la rivincita sui compaesani “il carattere non mi è mai mancato” e la serve su un piatto d'argento alla Venier: “Sì lo so per questo vorrei capire cosa è successo in questo ultimo anno”. Il regista Pier Francesco Pingitore le manda un videomessaggio: “Forza, la vita è più forte di qualsiasi errore” e la Prati ammette: “Quante carezze ho ricevuto al Bagaglino, quella è la mia famiglia”. Mara Venier la guarda con aria scettica e al tempo stesso affettuosa: “Che te possino… mi fai una tenerezza e poi te menerei! Però come dice il nostro amico si può sbagliare”. Così la conduttrice introduce lo scandalo “Pratiful” che ha tenuto banco per mesi e Pamela Prati pensa di cavarsela con: “Ho sbagliato, chiedo scusa a te e al pubblico, sono stata plagiata”. La Venier però domanda: “Come si può arrivare a tanto? Mando un pezzetto dell'intervista”, “No, non ne voglio parlare” risponde l'ex diva del Bagaglino e la conduttrice: “Eh no, lo dobbiamo al pubblico. Credimi, avrei preferito parlare di Mark Caltagirone che del Coronavirus. Ho temuto per te, potevi fare qualunque cosa. Ero preoccupata davvero e io dico la verità. Vediamo”. Dopo la prima clip, la Prati si limita a “Io non mi riconosco, si vede che sono plagiata. Non sono io, quell'intervista mi fa male”. La Venier non fa sconti: “Ma la storia del colpo di fulmine a cena me l'hai raccontata te” e la showgirl sarda: “Mi era stato detto di dire così. Ma non sono stata l'unica, hanno plagiato Michelle Hunziker, Wanda Ferro e Alfonso Signorini, non è stato fatto solo a me. Quando la gente leggerà il libro capirà quanto è stato facile farmi del male”. Mara Venier insiste a cercare spiegazioni: “Prima di me avevi parlato con Barbara (la Prati fa una smorfia, nda), poi mi chiama Roberto D'Agostino e mi dice che è tutto falso, tu mi inviti al matrimonio, ecc. Sei una donna intelligente, io capisco anche la disperazione, ma a casa non pensavi ‘ che sto a dì?'”, “No, ero plagiata. Ero in balia di un sistema che fa male a tante persone nel mondo e che va fermato. Insieme al mio avvocato Lina Caputo voglio fondare un'associazione” ribatte Pamela Prati dando colpa al “sistema” senza nominare Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo. In pratica è come dire “è colpa dei poteri forti”. L'intervista prosegue con Mara Venier che domanda: “E la storia della fede? Mi stavi a prendere per i fondelli” e la Prati: “No, non ti prendevo per i fondelli. La fede? Sono stata una stupida a caderci con tutte le scarpe. Le fedi mi furono date dal sistema che mi ha fatto tanto male. Ho pagato questa storia con la mia reputazione conquistata in 30 annidi sacrifici. Ero molto fragile. Erano bravi a plagiarmi. E' stata una trappola mortale. Mi hanno preso in giro con una crudeltà incredibile”. La Venier apre anche l'ignobile capitolo dei bambini Rebecca e Sebastian: “La storia delle quattro tazze non mi ha mai convinto. A un certo punto ho troncato l'intervista, lo sai che doveva essere più lunga ma ho avuto dei dubbi e mi sono fermata”, ma anche in questo caso Pamela Prati smentisce di avere responsabilità: “Io non li ho mai messi in mezzo, li hanno messi in mezzo gli altri per colpire me. Ci sono delle prove, le hai viste. Il tempo è galantuomo e nelle sedi opportune si capirà. Io non potrei mai fare del male a un bambino. Che il bambino era stato ingaggiato dicendogli che doveva fare una fiction, l'ho saputo con voi. Quando ho capito che era una brutta fiction? Quando in uno studio legale mi hanno fatto vedere chi era il presunto bambino e l'uomo che dovevo sposare. Mi prendono in giro sul web e non devono farlo”. E qui Mara Venier consuma una piccola vendetta: “Quel video ti fa male? Te lo faccio vedere!”. Parte l'RVM di uno dei numerosi sfottò su “Pratiful” virali sul web e la Prati mastica amaro: “Mi ha fatto male essere passata per quello che non sono, essere accusata di aver inventato, io ho creduto! L'ho fatto per riconquistare notorietà? Ho soltanto sofferto, ho avuto un grande danno da questa storia (non prima che Dagospia smascherasse il teatrino, nda) e molta amarezza. Adesso aspetto seduta con calma la mia totale rivincita, la rinascita di una donna forte che ama tantissimo se stessa. E' stata un'esperienza crudele”. Mara Venier chiude con un consiglio da amica: “Pamela devi capire che non puoi più fare la bambina di sei anni che cerca l'amore. Quello che conta è la famiglia. Non hai bisogno di altro. Promettimi che non ne parli più se non al processo”, la 60enne soubrette promette: “Ora c'è posto per l'amore per me stessa. Sono tornata pantera”. Pamela Prati viene omaggiata con un mazzo di fiori e la Venier la finisce: “Potrei fare la battuta che te li ha mandati Mark Caltagirone…”. Vorremmo dire come la conduttrice “famosene una risata”, ma l'ex manager Eliana Michelazzo non è dello steso parere. In contemporanea con l'intervista, ha pubblicato una serie di Instagram Stories: prima l'avvertimento “Fai attenzione con chi ti sfoghi… oggi sono orecchie, domani lingua”. Poi lo screenshot con il suo volto a fianco della Prati e risate in sottofondo, a seguire “Plagiata da chi? Da se stessa!”. E infine un altro avviso: “Le bugie hanno le gambe corte”. Anche gli utenti social non credono al plagio della Prati.

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