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Torna Balalaika e Ilary Blasi non c'è

Riparte il programma su Russia 2018 e conquista il 17% di share ma la moglie di Totti è in vacanza

Giada Oricchio
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“Balalaika verso la finale” torna senza Ilary Blasi e forte del traino degli scontri a eliminazione diretta, Uruguay-Portogallo (7,6 milioni di telespettatori per il 43% di share) e Francia-Argentina (6,1 milioni di spettatori e 47,50% di share), mette a segno il record di ascolti: 17% di share e 2.174.000 telespettatori (anche se la penultima puntata aveva registrato 2.300.000 e il 15,6% di share). Il programma è stato rivoltato come un calzino, adesso è il fratellino minore e un po' timido di “Tiki Taka Russia”. “Balalaika verso la finale” è un programma nato male e cresciuto peggio. Senza voler far adombrare nessuno dalle parti di Cologno Monzese, si può affermare con senso dell'umorismo, ma senza tema di smentita, che il format è cambiato talmente tanto (segno che gli ascolti non hanno rallegrato i vertici Mediaset) da rischiare un'accusa di plagio da parte di Pierluigi Pardo, ideatore e conduttore di “Tiki Taka Russia” su Italia1. Al posto del peso massimo Pardo c'è il peso piuma Nicola Savino, per il resto gli ospiti sono seduti al centro dello studio (non più ammassati su un lato) e suddivisi in due ali d'aliante. Spiccano subito due assenze, quelle di Ilary Blasi e della Gialappa's Band. Quando si chiedevano correttivi non si intendeva mettere da parte i più bravi. Ma andiamo con ordine. Nicola Savino apre la prima puntata di “Balalaika verso la finale” presentando gli ospiti fra cui l' “irpef” Belen Rodriguez (devi accettarla anche se non vorresti) dalle labbra esplosive e dal vestito bianco che le accarezza le forme perfette. L'argentina è interessata agli approfondimenti pallonari con la medesima espressione di chi ascolta i problemi di un conoscente incrociato per strada: sente ma pensa alla lista della spesa e alla macchina fuori posto. Nel suo caso alle vacanze a Ibiza. Il direttore di Sport Mediaset, Alberto Brandi, non avendo sotto mano Maxi Lopez, parla di calcio. Ancora una volta promosse le conduttrici sportive Monica Bertini e Elena Tambini che disquisiscono degli episodi della partita Uruguay-Argentina senza sfigurare davanti a Ciro Ferrara e Ciccio Graziani dalla giacca verde sbiadito. In più non mostrano muscoli e brandelli di testosterone. In collegamento c'è Hernan Crespo che si presenta così: “L'uscita dell'Argentina? Come il libro di Gabriel Garcia Marquez: Cronaca di una morte annunciata”. Che altro vuoi aggiungere? In pratica esautora 2 ore e mezzo di programma. Più tardi si aggiungerà anche Gene Gnocchi in attrito con l'ex campione del mondo Ciccio Graziani. Si sente l'assenza del brio “coatto” di Ilary Blasi. Savino si dà da fare, cerca di essere credibile, ma il suo medium è la radio, non la televisione.  Per rammentare la co-conduttrice inscena un tristissimo e fintissimo collegamento. In realtà è un monologo di Ilary. Da dove visto che nessuno lo dice? Dalla Russia? Da Sabaudia? In realtà dal palco del Wind Summer Festival le cui registrazioni sono terminate lunedì. “Mi dispiace non essere lì con voi” dice la Blasi birichina bugiarda. Non ha perso il treno, ha preferito concedersi una breve vacanza a Mykonos insieme al marito. Lady Totti però rassicura il pubblico: stasera sarà in studio. Fa rumore anche il silenzio della Gialappa's Band che Savino saluta solo alle 22.33, mezz'ora dopo l'inizio del programma. Il trio è stato ridimensionato, interviene ogni 30 minuti e in pieno stile “Mai dire gol”. Alle 23.45 la Gialappa's interagisce con Belen e il suo quiz “Che ne sai dei Mondiali?”. L'argentina, tra un domandone e l'altro, regala una perla: “Sono seria, dico sempre c***te ma questa volta sono seria”. Francamente meglio Ria Antoniou che ha adempiuto al suo dovere in maniera a dir poco zelante: era a “Tiki Taka” per mostrare la mercanzia e non  ha lasciato nulla all'immaginazione. Non ha preteso di essere ciò che non è.  Altra assenza, il mago Forest. Alle 23.25 spunta retrocesso in un collegamento fake dalla Russia. Dunque “Balalaika verso la finale” ha cambiato pelle: da show trash a vero e proprio talk sul calcio. Come era nelle attese del pubblico. Si fa il processo all'Argentina fuori per mano di Cavani, si approfondisce l'entità dell'infortunio del bomber dell'Uruguay, si sviscera la caduta degli dei Cristiano Ronaldo e Messi. Insomma, si chiacchiera e si “fuffeggia” con Daniele Miceli, l'inviato in Russia.  E per non farsi mancare un po' di anni '80, ecco gli stacchetti del corpo di ballo al rientro dalla pubblicità. Pleonastici. Nell'intervento registrato, la Blasi aveva consigliato a Savino: “Non ti allargare”. Lui no, ma la Rodriguez sì. Parte il servizio su Messi flop ai Mondiali e nel riquadro la connazionale si commuove: non per l'eliminazione, ma per la musica del servizio. Ipse dixit. Poi pensa a levarsi i pelucchi dal vestito e a trattare in modo antipatico i tifosi brasiliani: “Chiudiamo il collegamento” dice con il musetto piticcoso. Quando si dice essere sportivi. E' da queste cose e dall'italiano masticato e ingoiato che si capisce come mai sia stata scartata da un paio di conduzioni e sia tornata a far la valletta. Verso fine puntata Savino osa domandare: “E' vero che Cavani ha detto ‘no alla Juve perché sono stato a Napoli?'” e Brandi lo zittisce: “Se l'ha detto vedrai che se lo rimangia davanti a un'offerta, non sarebbe la prima volta che accade nel calcio”. Il conduttore prova allora a creare l'effetto suspense: “State con noi abbiamo aggiornamenti importantissimi di calciomercato”. Lo ripete almeno dieci volte e capisci che è come a “Domenica Live” quando dalle 14 scorre il sottopancia “Tra poco in studio il super ospite” e lo vedi alle 18.20 se tutto va bene. Finalmente alle 00.15, Savino, sprezzante del ridicolo, sgancia la bomba di mercato alla Maurizio Mosca (cit.): è la prima pagina di “Tuttosport” che apre con “Ronaldo-Juve, che storia!” (ah… i titolisti…). Qualcuno ride sotto i baffi, la Gialappa's Band non si lascia scappare la ghiotta occasione: “Aaaaaah beh… allora… se lo dice Tuttosport sarà sicuramente vero”. Ecco questo era l'aggiornamento importantissimo di calciomercato. Savino manda il nero annunciando le ultimissime e quando rientra non c'è alcuna novità, solo i saluti e lo spot pubblicitario di Brandi a “Fuorigioco”, il nuovo allegato domenicale della Gazzetta dello Sport. In copertina c'è la Blasi. Manca a loro e pure a noi. Sempre senza voler urtare la sensibilità e la puntigliosità di nessuno, speriamo che la prima puntata di “Balalaika verso la finale” sia stata interlocutoria. In attesa cioè del ritorno della “Capitana” perché ieri sono state due ore e mezzo noiose e soporifere. Si è passati dal cinese ignudo a chiacchiere ordinarie. E invece in medio stat virtus. Gli ascolti sono in linea con le attese di Mediaset, ma la prova del nove saranno i dati Auditel di stasera.   Il peccato originale di “Balalaika” resta quello di non aver creduto abbastanza nella forza dei Mondiali in Russia pur gridando ai quattro venti l'importanza di aver acquisito i diritti. Le partite hanno avuto un riscontro di pubblico clamoroso e qualcuno si è fatto trovare impreparato. 

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