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A The Voice vincono la noia e l'aiutino dell'autotune. E sui social fioccano le critiche

La voce di molti concorrenti è stata "aggiustata" in modo artificiale

Alessandro Perrone
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Finite le blind audition a The Voice si comincia a fare sul serio, ma prima della competizione vera e propria manca ancora un passaggio, il più difficile per i quattro giudici, Al Bano, J-Ax, Francesco Renga e Cristina Scabbia: le loro squadre dovranno passare da dodici concorrenti a quattro, quelli che per ogni coach si giocheranno il contratto discografico in palio per il vincitore del talent. Fra i concorrenti la battaglia è aperta. Tutti ce la mettono tutta, ma siamo lontani anni luce dai livelli di X Factor e sui social comincia ad aleggiare un sospetto più che fondato: in alcune esibizioni sembra evidente l'aiutino dell'autotune per aggiustare le imperfezioni vocali. Forse l'effetto è stato messo in post-produzione dopo le registrazioni, senza influenzare quindi il giudizio dei coach in studio, ma il dubbio rimane, insieme alla fastidiosa sensazione di sentire cantare alcuni concorrenti come fossero dei robot. E su Twitter qualche utente particolarmente attento se ne accorge. Comunque hanno usato troppo autotune sulle esibizioni eh. #tvoi pic.twitter.com/un2PAphF7B— Fabio A. (@Fabio_A88) 19 aprile 2018 Con queste premesse inizia la fase dei Knock-Out, con le sue tortuose regole: i concorrenti di ogni giudice vengono divisi in tre quartetti. Da ogni quartetto il coach promuove solo un aspirante cantante, andando a scegliere così i primi tre concorrenti della propria squadra finale. Il quarto e ultimo concorrente di ogni squadra verrà scelto da ogni coach tra quelli scartati dagli altri giudici con il meccanismo dello Steal. Il primo quartetto ad aprire le danze è il primo gruppo della squadra di J-Ax. Fra loro spiccano soprattutto Angelica Peroni, che canta “Ain't nobody” di Chaka Khan, e Riccardo “Ricky” Giacomini, che porta sul palco un mash up fra “Amor de mi vida” dei Sottotono e “Dear Mama” di Tupac. J-Ax per la semifinale sceglie il secondo, ma Francesco Renga usa lo Steal per la prima volta e salva, almeno per il momento, Angelica. Il secondo quartetto è quello di Al Bano, che alza un po' il livello della competizione. Fra i quattro la grinta di Dalise infiamma il pubblico, così come la voce graffiante di Aurelio Fierro, nipote del più celebre nonno, ma Al Bano stupisce tutti e sceglie Francesco Bovino, in arte Tekemaya, drag-queen salentino, che emoziona con “Un anno d'amore” di Mina. Dopo il gruppo del cantautore e viticoltore pugliese, è il turno del primo quartetto di Francesco Renga. I suoi quattro concorrenti convincono il pubblico, soprattutto Virginia Mellino, che canta “Ex's & Oh's” di Elle King, e Mirco Pio Coniglio con “La descrizione di un attimo” dei Tiromancino. La fragile voce di quest'ultimo convince Renga, ma Virginia viene ripescata da J-Ax, così come un altro dei tre concorrenti scartati da Renga, Giovanni Saccà, che entra nella squadra di Cristina Scabbia. Proprio della vocalist dei Lacuna Coil è il quartetto successivo. Le cover scelte da Cristina scuotono un po' la serata, dalla convincente “Master Of Wind” cantata da Antonio Marino, in cui sembrano riapparire tracce di autotune, alla “Say Something” portata sul palco da Sabrina Rocco fino alla “Crazy” cantata da Elisabetta Eneh. Lei è l'unica voce che fa davvero emozionare, Cristina se ne accorge e la porta in semifinale. Torna però lo Steal: J-Ax ripesca Antonio, togliendo il posto a Virginia, e Al Bano ripesca Sabrina. Penultimo gruppo della serata è il secondo quartetto di J-Ax. La prima sul palco è Deborah Xhako con “Bambola” di Betta Lemme, e qui l'autotune si sente a chilometri di distanza. Lo stesso vale per l'esibizione di Antonio Licari, ma J-Ax sceglie Andrea Tramacere, il più autentico dei quattro. Renga però ripesca Deborah, si vede che lui l'autotune non l'ha sentito. E non lo sente nemmeno nel suo secondo quartetto nonché ultimo della serata. Fra i quattro concorrenti spicca Asia Sagripanti, che canta “Sweet Child 'O Mine” dei Guns and Roses e Renga, giustamente, la sceglie. La puntata si chiude con l'ultimo ripescaggio di Cristina che salva Laura Ciriaco, ma la battaglia è appena cominciata.

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