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Suicida Mark Salling, attore di "Glee". Era accusato di pedopornografia

Davide Di Santo
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È morto a 35 anni l'attore americano Mark Salling, conosciuto per la sua partecipazione alla serie tv "Glee", che lo scorso ottobre si è dichiarato colpevole dell'accusa di possesso di materiale pedopornografico. Un reato per cui rischiava da 4 a 7 anni di reclusione. Lo riferisce il sito americano Tmz.com, che parla apertamente di suicidio. L'attore americano sarebbe stato trovato impiccato a Tujunga, quartiere a nord di Los Angeles. #BREAKING: 'Glee' Star Mark Salling Dead from Suicide by Hanging (UPDATE) https://t.co/vAFLGCanVd— TMZ (@TMZ) 30 gennaio 2018 Salling aveva riconosciuto di aver scaricato migliaia di immagini pedopornografiche dalla rete nel 2015. La sentenza era prevista per il prossimo 7 marzo. L'attore era stato arrestato nel dicembre del 2015 quando gli agenti scoprirono oltre 50.000 immagini e 600 video pedopornografici. Nel 2013 era stato invece accusato di stupro da una donna che lo aveva accusato di averla forzata ad un rapporto sessuale senza protezioni. "Posso confermare che Mark Salling è morto stamattina presto", ha detto in un comunicato il suo avvocato Michael Proctor. "Mark era una persona gentile e amorevole, una persona di grande creatività, che stava facendo del suo meglio per espiare alcuni errori seri e errori di giudizio". Secondo TMZ, aveva precedentemente tentato il suicidio in agosto. Un altro attore di Glee, il canadese Cory Monteith, è morto nel luglio 2013 per un'overdose di droghe e alcol. "La famiglia Salling apprezza il sostegno che sta ricevendo e chiede che la loro privacy sia rispettata", ha detto Proctor.

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