Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Francesca Barra in ospedale con i figli, bufera sulla giornalista dopo il post su epatite A e vaccini

Francesca Barra

Giada Oricchio
  • a
  • a
  • a

Francesca Barra, giornalista e neo sposa dell'attore Claudio Santamaria, ha contratto l'epatite A e con lei il figlio di 11 anni, mentre la figlia di appena 1 anno e mezzo è risultata positiva. Un momento difficile che ha voluto trasformare in una riflessione corale. Così ha condiviso la sua esperienza sui social con l'unico scopo di rendere un servizio alla comunità, mai si sarebbe aspettata di scatenare una polemica tra pro e contro vaccini. Il 19 dicembre in un post su Facebook ha scritto: “Sono ricoverata in ospedale, al San Carlo, per Epatite A. Dunque un virus contratto attraverso cibo contaminato (insalata in busta lavata da mani sporche ? Chissà...ho sempre pensato di essere super accorta lavando tanto insalata, verdure). Non so se trascorrerò le feste qui, ma non importa. Quello che mi devasta è che sia ricoverato anche mio figlio. Quindi l'abbiamo presa entrambi a Milano. Vi racconto la mia esperienza perché io e i bambini non eravamo vaccinati per l'epatite. E questo è stato - per me - un errore. Non voglio convincere nessuno a vaccinarsi, non impongo il mio pensiero, ma vi consiglio di informarvi, visto che i casi sono in aumento, presso il vostro medico di fiducia. Di non sottovalutare i sintomi e di farvi visitare da medici di cui vi fidate”. Il messaggio sembrava chiaro: personalmente ha ritenuto uno sbaglio non vaccinare il bambino e senza imporre il suo pensiero invitava semplicemente a informarsi e a fare prevenzione. Successivamente si è appellata al Ministro della Sanità, Beatrice Lorenzini, affinché divulgasse i dati sul virus in aumento a Milano: “Le informazioni dovremmo averle prima, non dopo. Pensare tanto a me non succede, è diverso da non deve succedere”. Una parte degli utenti del social però non l'ha presa affatto bene e l'ha criticata per una presunta campagna a favore dei vaccini. Il 20 dicembre, Francesca Barra, ha dovuto precisare: “Questa situazione è difficile e delicata e se ho condiviso questa esperienza non era per attivare l'odio degli antivaccinisti (una è riuscita anche a scrivere che sarei pagata chissà da chi ). E non volevo nemmeno costringere nessuno a vaccinarsi anzi. Io stessa sono sorpresa per questo virus e sto scoprendo informazioni che avrei voluto avere prima. In modo da evitare questa situazione a me, ma soprattutto ai miei bimbi. Vi riferisco dati e informazioni che mi stanno dando medici che non mi hanno mai obbligata a vaccinarmi. Quando sono partita per il Vietnam mi sono sentita quasi subito male e contemporaneamente i miei figli in Italia hanno avuto i miei stessi sintomi. Abbiamo tutti pensato che si trattasse di influenza, dell'improvviso freddo arrivato a Milano. E così all'inizio è stata curata la febbre, la nausea. Ma non passava. A me hanno perfino detto che poteva trattarsi di gastrite e consigliato una cura omeopatica. L'unica fortuna è stata aver trovato un medico straordinario che mi ha spedita immediatamente a fare queste analisi perché sapeva dell'aumento dei casi a Milano e conosceva i sintomi. E così sono in ospedale ricoverata con il mio bimbo e con la bimba positiva. Detto questo ognuno è libero di informarsi. E credo anche che abbia però il diritto di essere informato. Senza farla diventare una battaglia contro chi racconta con educazione e apprensione. Ma considerandolo un arricchimento di informazioni anche quando si decide di infischiarsene. Come avevo fatto io due mesi fa, quando alla richiesta dopo un caso a noi vicino di vaccinarmi, ho pensato: ma perché a me dovrebbe succedere? Ecco. Tutto qui. Ma io sono sempre educata e non giudico nessuno. Abbiate rispetto. Almeno in questi giorni. I giornali e i medici parlano di epidemia. Per questo ho scritto al Ministro Lorenzin. Sperando vi possa fornire informazioni migliori o rassicuranti. O almeno linee guida per le norme di comportamento da condividere. Io sono qui, mio figlio in un altro reparto, le mie bimbe a casa. Non è piacevole tutto questo. Passerà oh certo che passerà. MA se potete evitarlo anche voi... sarebbe meglio. Anche senza vaccino; a me non interessa. Ma stando attenti. E capendo come. Io non so quale sia stato l'alimento contaminato. L'insalata era un esempio. Perché quello che mi hanno spiegato è che la contaminazione avviene perché chi ha preparato l'alimento può non avere avuto precauzioni igieniche necessarie prima di confezionare”. Credeva di aver gettato acqua sul fuoco di una polemica costruita sul nulla e ancora una volta è stata attaccata. Ma la Barra non ha subito e ieri mattina alle 7.30 ha pubblicato un terzo post precisando anche che il marito (ovviamente) trascorrerà il Natale con lei: “Nella mia vita non mi ha mai piegata l'ignoranza non inizierò nemmeno ora. Sono stanca, ma non mollo e preciso quanto segue: 1) la mia non è una propaganda ai vaccini. Questo vaccino non si trova facilmente. Ma se mi chiedete un parere : io vaccino e se avessi saputo che rischio avrebbe corso la mia famiglia avrei preteso il vaccino contro l'epatite A. Stiamo male da tanto, debilita e certo, si guarisce. Ma il decorso è lento e penso che nessuno augurerebbe al proprio figlio un ricovero. Di vederlo vomitare, non mangiare e di continuare a fargli fare esami di controllo anche dopo l'uscita. No? 2) Questo virus si contrae da alimenti contaminati. Quali? Come? Io non lo sapevo prima di essere ricoverata. I crudi sicuramente. Ho fatto un esempio con l'insalata così come l'hanno fatto a me i medici. Se qualcuno l'ha imbustata senza aver lavato le mani, la contamina. Così come hanno parlato di cozze, vongole: frutti di bosco. Io non ricordo cosa ho consumato. Sono esempi. Ciò che è certo è che si trasmette per via oro-fecale (ovvero attenzione al bagno, a lavarsi bene le mani!). Ma appunto per questo, non sarebbe meglio inviare una circolare alle scuole, ai ristoranti? Una buona prevenzione e informazione aiuta sempre!!! 3) In Puglia come ha detto oggi il Professore in studio a Uno Mattina mentre parlavano proprio di Epatite A, vaccinano da 20 anni! 20! Quindi l'allarme di chi è? Mio o forse più diffuso di quanto vi dicano? 4) i medici e quotidiani nazionali parlano di epidemia e di aumento ( anche quintuplicati i casi) dell' Epatite A. Ho letto: soprattutto nella comunità omosessuale. Ma io l'ho letto questo dato e sinceramente avendo colpito me e i miei figli, forse sarebbe il caso anche qui di ottenere risposte e informazioni maggiori. 5) Ho iniziato a stare male appena arrivata in Vietnam. Mio figlio prima e mia figlia piccolina poi, in Italia. Stessi sintomi, stessi giorni. Sembrava una normale influenza e così ci hanno curati tutti. Solo dopo una settimana abbiamo fatto le analisi e scoperto di avere l'epatite. Un mese e mezzo prima una persona a noi vicina si era ammalata . Sempre a Milano. 6) Non mi interessano le polemiche con gli antivaccinisti che mi hanno attaccata c'è anche chi ha scritto che sarei pagata non so da chi per la propaganda (praticamente avrei iniettato il virus a una bimba di un anno e mezzo e a mio figlio di 11? Ma siete matti o cosa?). Non vi leggerò più. E non risponderò più a certi individui. Ma quando capirete che siamo tutti dalla stessa parte quando si parla di salute e non l'uno contro l'altro? 7) Ho chiesto al Ministro Lorenzin di informare meglio e tutti sulla prevenzione. Leggete bene: prevenzione. E questo anche per chi e' contro i vaccini. Magari così si evita il contagio, conoscendo il problema. Quindi altro che propaganda. Leggete tutti i miei post, sono scritti da una persona che ha bisogno di informazioni come voi, che chiede maggiore educazione sanitaria. Il Ministro, ad oggi, non ha risposto. Ora, il mio dovere sento di averlo svolto. La mia unica priorità è uscire per occuparmi di Greta che ha la febbre e non ha la mamma Vicina perché sono in ospedale e nemmeno il papà perché è in ospedale accanto a Renato (non siamo ricoverati nello stesso reparto) . E ad Emma, che non capisce cosa stia succedendo... Quindi figuratevi se posso perdere tempo con maleducati , ignoranti e personaggi che passano il loro preziosissimo tempo a insultare invece di trarre il meglio dalle esperienze altrui. Il Natale è alle porte e io vi auguro di trascorrerlo serenamente con i vostri cari. Ma lo auguro anche ai miei bimbi. Così come rispondo a chi sta scrivendo su qualche giornale: ma Santamaria passerà le feste con lei? Allora lo dico con il sorriso: una famiglia è tale in salute e in malattia. Se vale per la vostra, vale anche per la mia. Mi spiace per chi spera il contrario. Buon Natale e grazie allo straordinario ospedale San Carlo che si sta prendendo cura di me e del mio piccolo eroe Renato. Usciremo presto! E chissà, forse riuscirò anche a essere in collegamento su Rai uno a Capodanno, come previsto”.

Dai blog