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Deproducers, il grande ritorno con "Botanica" è un successo

I Deproducers

Il nuovo progetto racconta attraverso la musica quello che le piante sentono. Ideato da Vittorio Cosma, Riccardo Sinigallia, Gianni Maroccolo, Max Casacci con il prof. Stefano Mancuso e Aboca

Silvia Sfregola
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Dopo il successo di "Planetario" (che ha raccontato in musica l'universo, gli astri, la luna e le stelle) i Deproducers, eccezionale collettivo musicale formato da Vittorio Cosma, Riccardo Sinigallia, Gianni Maroccolo e Max Casacci, sono tornati insieme con "Botanica", continuando a mettere in relazione musica e scienza, per raccontare le meraviglie del mondo vegetale. "Botanica" è un disco la cui produzione è ad opera di Ala Bianca e uscirà per Ala Bianca (distribuzione Warner il 21 marzo). Un progetto innovativo e coinvolgente che vede la partecipazione e la consulenza scientifica per la realizzazione dei testi del prof. Stefano Mancuso, uno dei più importanti ricercatori botanici internazionali, tra le massime autorità mondiali nel campo della neurobiologia vegetale e autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche sulla fisiologia e sul comportamento delle piante. "Aboca", riferimento internazionale nella ricerca sui complessi molecolari vegetali, che da sempre trae dalle piante medicinali soluzioni avanzate per la salute delle persone e si impegna nel comunicare l'importanza di preservare le condizioni ambientali per la salvaguardia dell'uomo e del pianeta, in veste di co-produttore e co-ideatore dell'opera Botanica ha sposato immediatamente l'idea: raccontare con suoni, musica e parole, le caratteristiche dello straordinario mondo vegetale ad un pubblico ampio in modo semplice e approfondito.  Nel live di Botanica i Deproducers e Stefano Mancuso, attraverso canzoni e temi musicali inediti, video proiezioni originali di Marino Capitanio e scenografie di Peter Bottazzi hanno svelato i sensi delle piante trasformandoli in racconto. Le piante "sentono", provano emozioni, elaborano strategie e prendono decisioni. Chitarra, basso e tastiere si scambiano continuamente i ruoli per dare voce ai respiri delle piante, alle gocce di pioggia che cadono sulle foglie o agli animali che si muovono nella foresta. Un racconto musicale che vive di musica e parole ma anche della meraviglia che suscita negli spettatori.

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