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Volo: «Troppo lavoro rende cinici»

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L'attore interpreta il ruolo di un avvocato rampante Accanto a lui la star francese Zoé felix

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Tra orari disumani e feroce carrierismo la pellicola è tratta dall'omonimo romanzo di Federico Baccomo (edito da Marsilio con lo pseudonimo Duchesne), grande successo con 35.000 copie vendute e nato sotto forma di blog che l'autore ha scritto per sfogarsi quando lavorava come avvocato a Milano in uno studio legale molto importante. Il protagonista è Andrea Campi, un avvocato rampante che vive per il proprio lavoro, trascorrendo le giornate in ufficio, fino a notte fonda, nutrendosi di cibi precotti, pizza e caffè. Le sue relazioni si dipanano fra pause caffè e riunioni con i colleghi. Un giorno riceve un incarico delicato, un progetto che porta a nuove responsabilità e all'incontro con Emilie Chomand, un'avvocatessa francese. E l'equilibrio si rompe. Nel cast anche: Zoe Felix ('Giù al nord'), Ennio Fantastichini, Pino Micol, Adriano Braidotti e Nicola Nocella. Conduttore tv e radiofonico, autore di romanzi di successo, doppiatore e attore, Fabio Volo ritorna al cinema dal 7 febbraio nella nuova commedia 'Studio Illegalè, diretto da Umberto Carteni. Nel film, distribuito in 340 copie da Warner Bros., il suo personaggio è un avvocato rampante e cinico a Milano. «Anche io ho messo la mia professione al centro della mia vita - ha spiegato in conferenza stampa oggi - la differenza è che io faccio un lavoro creativo, che mi permette emozioni». Ma «c'è qualcosa di lui che mi appartiene - ammette - ovvero il cinismo quando è necessario». E la fama di consumato 'sciupafemminè. «Anche il mio personaggio - afferma - all'inizio non ha tempo per una relazione con una donna, poi quando lascia uno spazio per altre cose l'amore arriva. A me è successa la stessa cosa». Una commedia, che oltre a segnare l'esordio assoluto di Publispei nella produzione cinematografica, segna anche il debutto italiano dell'attrice francese Zoè Felix, conosciuta per aver recitato nel film 'Giù al nord' (2007). «Ho cercato di penetrare all'interno dei soliti clichè per farne una caricatura -dice l'attrice- Non conoscevo Fabio Volo e non sapevo che in Italia fosse una star, forse proprio per questo le cose sono andate molto bene e siamo riusciti ad avere un rapporto spontaneo e naturale. Lo trovo galante, gentile e delicato». Sulla sua fama da ' sciupafemminè, Fabio Volo conclude affermando: «Il fatto che io non sia sposato e non abbia figli non implica che io sia uno sciupafemmine. Il mio personaggio ha degli snack sessuali perchè non ha proprio spazio per una relazione. In un certo senso anche io ho fatto la stessa cosa nella mia vita, poi quando ho fatto spazio è arrivato qualcosa di diverso». Allo studio legale Volo è affiancato da un giovane praticante un pò impacciato Tiziano interpretato da Nicola Nocella, che ora lavora insieme proprio a Volo nel programma televisivo 'Volo in direttà in onda su Rai tre: «Il mio personaggio è innamorato lavorativamente di Andrea, grazie al quale capisce il lato oscuro dello studio legale. Lo segue in tutto e per tutto, in un certo senso è succube». Insieme a loro anche il capo interpretato da Ennio Fantastichini: «Solo guardare Andrea gli fa ricordare quando lui era giovane e non pensava unicamente alla carriera. Per interpretarlo mi sono ispirato a Ghedini e a molti nostri parlamentari». In uscita nelle sale il 7 febbraio distribuito dalla Warner Bros in 340 copie 'Studio Illegalè è il secondo lungometraggio di Umberto Carteni (nel 2008 aveva diretto la commedia Diverso da chi? con Luca Argentero e Claudia Gerini) e prende spunto dall'omonimo libro di Federico Baccomo, che è anche autore della sceneggiatura insieme al regista, Francesco Bruni e Alfredo Covelli. Un avvocato dal cuore d'oro. Un anno di 'Volo in direttà in una puntata: «Cosa ho imparato?» Se lo chiede Fabio Volo nell'ultimo appuntamento con il programma di Rai3 in onda domani alle 23.20. Una riflessione su quanto accaduto nelle oltre settanta puntate, conclusa da un gesto clamoroso: la fuga dallo studio. Volo si ritrova così, come in un sogno, a Parigi in cerca di consigli per una nuova vita, accompagnato dall'attrice Nabiha Akkari che gli fa da guida. E nella capitale francese incontra tre personaggi che gli spiegano quali strade potrebbero aprirsi davanti a lui: il filosofo Bernard-Henry Lèvy, il corrispondente Rai Alberto Romagnoli, e il cantante Pacifico. Protagonista della puntata, inoltre, il comico Claudio Lauretta che si cimenta in un'imitazione mai tentata prima: quella di Fabio Volo. La colonna sonora della puntata è affidata, come sempre, alla band dei Calibro 35 che hanno accompagnato tutta la stagione del programma. Chi vive di stereotipi potrebbe definire Studio Illegale una moderna fiaba d'amore che si fonda su un ossimoro, su un protagonista di fantasia. Studio illegale si fonda sulla (non) vita di Andrea Campi (Fabio Volo), legale in carriera di cui seguiamo le peripezie sentimentali e il lavoro, tra Milano, Pinerolo e Dubai. Una storia d'amore tra due avvocati (Volo e Zoe Felix) che vale 340 copie da giovedì 7. «Il mio eroe è bello».

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