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Viaggio di una bambina nella natura più indomita

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4 Nomination Al «Re della terra selvaggia» di Zeitlin La pellicola si ispira all'«Underground» di Kusturica

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Unabellissima favola lanciata al Sundance Festival che si è rivelata una grande sorpresa, tanto da essere candidata quest'anno a quattro premi Oscar, tra cui quello alla migliore attrice protagonista che è la piccola Quvenzhané Wallis. Oltre alle candidature anche come miglior film, migliore regia, migliore sceneggiatura non originale. «Re della Terra Selvaggia» è infatti l'adattamento della pièce Juicy and Delicious di Lucy Alibar, amica di vecchia data del regista Benh Zeitlin. Al centro del film la piccola Hushpuppy (Wallis), che ha solo 9 anni ed è l'interprete più giovane a essere candidata alla statuetta. Intenso, originale e a tratti onirico è il viaggio emozionale nel primo lungometraggio del trentenne Benh Zeitlin, girato con una piccola troupe professionale e l'aiuto di decine di residenti locali nei dintorni di Montegut, in Louisiana. Grazie al successo ottenuto al Sundance Film Festival, ha diffuso la sua eco, fino a conquistare quattro nomination agli Oscar. Hushpuppy è una bambina un po' selvaggia e molto fiera: indomita, vive con suo padre Wink, severo ma affettuoso, nella comunità Bathtub (La Grande Vasca), zona paludosa di un delta del Sud americano. Wink, che ha contratto una grave malattia, sta preparando Hushpuppy a vivere in un mondo dove non ci sarà più lui a proteggerla, alla vigilia di una catastrofe di epiche proporzioni in cui gli equilibri naturali si infrangono, i ghiacci si sciolgono ed arrivano gli Aurochs, misteriose creature preistoriche. Nei bayou americani tipici degli Stati Uniti del sud, con zone paludose e litorali basse simili alla Grande Vasca, la vegetazione è varia e rigogliosa, le acque ospitano aragoste, gamberetti, pesci gatto, rane e alligatori. Dal canto suo, Emir Kusturica ha «appreso con grande gioia che la parte finale di "Underground" sia stata un motivo d'ispirazione per "Re della terra selvaggia" e sono orgoglioso di sostenere un regista che, con il suo lavoro e la sua creatività ha realizzato un'opera cinematografica di tale portata». Zeitlin prima di arrivare nella Capitale è stato in Serbia, nel villaggio di Drvengrad, realizzato dal regista, dove si tiene ogni anno il festival internazionale di Kustendorf, dello stesso Kusturica. Allo stesso evento c'era anche Monica Bellucci che ha annunciato il suo prossimo film: "Amore e guerra" sarà girato in Bosnia con la regia di Kusturica e le riprese cominceranno a maggio nella città di Trebinje. Benh Zeitlin, classe 1982, tra i fondatori dei Court 13, una società di cineasti indipendenti, vive in Lousiana, a New Orleans, ed è orgoglioso del suo film fatto in casa (con un budget di circa 2 milioni di dollari, poco per l'industria americana), che sarà distribuito dal 7 febbraio in 25-30 copie. «È un film sulla relazione biunivoca tra uomo e natura - ha spiegato il regista ieri a Roma - In quei luoghi la natura ti dà la vita e al contempo può portarti via tutto. Inoltre, e soprattutto, quello che davvero volevo raccontare era la crescita di questa bambina che impara ad apprezzare il contesto in cui vive, diventando così una buona creatura e proprio per questo rispettata a sua volta dalla natura. A sud di New Orleans chiunque ha perso qualcosa, gli uragani sono all'ordine del giorno. Chi decide di rimanere capisce che le cose importanti non sono quelle materiali, ma gli affetti, la cultura e le tradizioni. Ho cercato di coglierne lo spirito, attraverso i codici della favola e non del documentario, anche perchè quello che non tutti sanno è che quei luoghi sono totalmente differenti dal resto degli Stati Uniti: "Noi siamo esseri della palude ed è qui che vogliamo rimanere", mi ripetevano le persone che ho incontrato. Quelle comunità non utilizzano tecnologia e per non andare fuori sincrono con lo spirito del luogo, anche noi abbiamo evitato di ricorrere alla computer graphic. Per creare gli Aurochs (le mitologiche creature preistoriche) abbiamo addestrato dei maialini vietnamiti, poi ricoperti con dei copricapi adatti e ingigantiti grazie al greenscreen. Wallis è arrivata dopo nove mesi che avevamo aperto il casting e quando l'ho vista è sembrata una scena biblica, con una specie di luce che investiva quel momento. È un'attrice nata, diventerà straordinaria», scommette Zeitlin, affatto preoccupato che le lusinghe dello showbiz possano guastarla: «Così come ha recitato sul set, Quvenzhanè sta ora recitando per i vari giornali e le tv che la intervistano. Vi basti pensare che quando abbiamo saputo delle nomination agli Oscar, lei non sapeva neanche cosa fossero: "Oscar? Pensavo fosse il nome di una persona", mi ha detto».

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