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Nelle sale calano incassi e presenze

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Èquello che dicono i dati cinematografici rilevati da Cinetel presentati dalle associazioni degli esercenti Anec, Anem e da distributori e produttori Anica. In calo le quote di mercato dei film italiani, 26,5% del 2012 contro il 37,6% del 2011. Diminuiscono le presenze per i film a stelle e strisce, anche se si difendono con un 51,2 %, in aumento rispetto ai 46,8 % del 2011. Rimane invariato il numero dei film distribuiti, intorno ai 360. Nella classifica dei distributori, invece, Warner Bros scavalca Medusa (109,715 milioni di euro) e si aggiudica il primo posto con un incasso di 134,514 milioni di euro, al terzo Universal con 104,222. Secondo Michele Napoli, presidente di Cinetel, «sono numeri che fanno riflettere, c'è stato un calo nella prima parte dell'anno a causa degli Europei di calcio e delle Olimpiadi. Nella seconda parte, agosto-dicembre, gli incassi e le presenze sono aumentate del 5,51 % e del 3,21%. Il giovedì, grazie all'uscita anticipata sono aumentati rispettivamente del 23,36% e 15,86%. Vorrei sottolineare che il prezzo medio del biglietto nel 2012 è aumentato solo dello 0,7% rispetto al 2011, restando al di sotto del valore di inflazione». D'accordo Riccardo Tozzi, presidente Anica, che evidenzia come «i tre film che sono andati male quest'anno sono quelli apprezzati a Cannes, «Reality», a Berlino, «Cesare deve morire» e a Venezia, «Bella addormentata». Abbiamo fatto film d'autore troppo complessi e commedie troppo facili. In questo il cinema francese ci dà un esempio di prodotto popolare realizzato con intelligenza e qualità. Il cinema viene da 15 anni di grande crescita, ma non è aumentato il consumo totale di prodotti culturali».

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