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Zucchero va in onda dall'Havana

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Alle21 va in onda in esclusiva il concerto evento «La Sesión Cubana», che si è tenuto lo scorso 8 dicembre presso l'Istituto Superiore De Arte a l'Havana a Cuba davanti a 70 mila persone. Zucchero, il concerto all'Havana, lo sognava da tanti anni: ci pensava già dopo lo storico show «Live At The Kremlin» dell'8 dicembre 1990. Una grande festa della musica che ha richiesto ben sei mesi di preparazione e notevoli costi, ma ripagata da un pubblico numerosissimo ed esuberante. Da «Guantanamera» (inno non ufficiale del Paese cantata in coro da 70 mila voci) ai suoi grandi successi, lo show documenta il grande trionfo della musica di Zucchero, che è riuscito a far ballare tutta Cuba. Per lo show sono stati utilizzati audio, luci e una scenografia straordinaria: due «santere» che arrotolano i sigari ai lati del palco, come degli angeli custodi cubani, sullo sfondo una gigantesca sagoma di una delle auto americane anni '50 che girano per le strade della città, tre coriste in costume caraibico e molto altro. In due ore e mezza di grande musica il cantante reggiano e la sua orchestra di 22 elementi danno vita ad un mix esplosivo di musica, composto da quattro fiati, cinque percussionisti, due batterie, basso, due chitarre elettriche, chitarra acustica e tres (strumento a corde cubano), tastiere e in alcuni brani anche una sezione d'archi. Il concerto si apre con la voce fuori campo di Zucchero che recita la poesia «La rosa blanca» di Josè Marti, filosofo e poeta cubano considerato il padre della patria, cui segue una straordinaria versione di «Baila». «Ave Maria no morro» è invece dedicata a Santiago, la città nel sud dell'isola devastata dal'uragano Sandy. Nel testo di «Spicinfrin Boy» spuntano le parole di Lennon.

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