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Il Kabuki perde il suo asso

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Ilgrande attore è morto ieri, all'età di 57 anni, per problemi respiratori. Noriaki Namino (questo il suo nome all'anagrafe) era il diciottesimo esponente del lignaggio Nakamura che aveva avuto l'onore di portare il nome di scena di Kenzaburo, secondo la rigida tradizione di questo spettacolare genere teatrale nipponico. Kenzaburo XVIII era figlio del grande Kenzaburo XVII, che è stato tesoro nazionale vivente del Giappone. Tutta la sua famiglia è fatta di gente di teatro: la sorella è attrice (ma non nel Kabuki, che non ammette donne sul palcoscenico), i due figli - Nakamura Kantaro II e Nakamura Shichinosuke II - altrettanto. Il suo debutto è stato nel 1959, a quattro anni, nella Favola di Momotaro e da allora ha recitato in una grandissima quantità di rappresentazioni. Conosciuto anche come Nakamura Kankuro, è stato un attore versatile, capace di recitare in drammi, farse, nelle rappresentazioni del cosiddetto Shin-Kabuki (nuovo Kabuki), ma anche di apparire in televisione, anche in pubblicità televisive, sempre tenendo alto il nome della Nakamuraya. Il suo luogo naturale è stato tuttavia il Kabuki-za, lo storico teatro del Kabuki di Tokyo. L'intero mondo del Kabuki s'è mobilitato per andare a rendere omaggio a Kenzaburo XVIII, ma anche semplici appassionati e cittadini comuni. Nakamura Kenzaburo era conosciuto non solo in Giappone, ma grazie a diverse tournée all'estero aveva raccolto successo anche a New York e in diverse città occidentali. Kenzaburo interpretava sia il «tachiyaku», cioè il ruolo di protagonista maschile, sia l'«onnagata», cioè il ruolo femminile.

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