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I Melatti partono dalla chitarra di Peter Gabriel

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Nascononel 2005 dalla mente di Alberto Fiori e Menotti Minervini a cui si aggiungono poco dopo Andy Bartolucci e Giorgio Amendolara. Il loro suono è stato definito dai critici Pop Intellettuale, per il modo di approcciarsi ai testi, alle armonie e agli arrangiamenti. Dopo due singoli («E Così è l'Amore» e «L'Uomo più Fortunato») escono ora con un Ep di cinque brani dal titolo «Quando le ore e i minuti sono uguali» (Delta Top srl) in cui spicca la canzone «Avanzo», eletta nuovo singolo e scritta in onore del giornalista Giuseppe D'Avanzo, che vede il featuring del chitarrista di Peter Gabriel, David Rhodes. In un altro brano, «Empatia», troviamo Marco Morandi che si è occupato di tutta la sezione archi, scrivendo e suonando violino e violoncello. Il tutto è stato masterizzato da Christian Wright presso gli Abbey Road Studio di Londra. La scelta di produrre un numero limitato di brani ha varie ragioni. «Avendo prodotto ogni minimo aspetto di questo lavoro - spiega il cantante e fondatore Alberto Fiori - abbiamo preferito dare il massimo di noi in un numero limitato di brani, cercando di non lasciare nessun aspetto al caso o ai rimorsi. Vorrei usare l'espressione pochi ma buoni, ma pensando ai brani che andremo a produrre a breve e che momentaneamente abbiamo lasciato fuori, mi sento ancora di sottolineare che è stata solo una questione economica e di tempo». Un altro brano è dedicato al giornalista de La Repubblica Giuseppe D'Avanzo. «Giuseppe D'Avanzo - prosegue Fiori - era morto da un giorno e mi imbattei nell'editoriale che Ezio Mauro aveva scritto e poi letto durante il funerale. Rimasi colpito dal senso di quelle parole. Qualche giorno più tardi quella che tutti chiamano ispirazione, venne a bussarmi alla porta. Ricordo che ero in vacanza per staccare la spina per qualche giorno, ma non ci riuscii, il testo e parte della musica erano pronte in meno di un'ora. La canzone, una volta accennata alla band, superò tutte le gerarchie di produzione e venne lavorata tutti insieme, con una passione e una forza sbalorditiva. Il brano, una volta finito, doveva avere ancora qualcosa di speciale, se lo meritava e ci venne in mente di chiamare il nostro amico David Rhodes».

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