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Barbera: Il mio festival? Ci saranno meno film ma tanti nuovi talenti

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Quest'annosarà minore il numero dei titoli in gara nelle diverse sezioni, con 18 film in concorso, 12 fuori concorso e 18 a Orizzonti, una cinquantina di film in tutto. Barbera punta molto sul Biennale College, laboratori per giovani con grandi maestri e supporto per la realizzazione di opere prime. Altra «scommessa è dimostrare che si possono produrre film a basso costo e in poco tempo, nel corso di un solo anno», ha sottolineato il direttore, parlando del suo film-lab, iniziativa che intende selezionare 15 progetti questa estate, tre dei quali potranno godere di 150.000 euro ciascuno, la garanzia di un produttore e la proiezione al Lido nel 2013. «Non c'e nulla di simile al mondo. E questo sarà solo l'inizio di un cambiamento che in due, tre anni porterà ad un bel rinnovamento. La Mostra ha bisogno di freschezza, di vivere tutto l'anno e avere nuova linfa vitale dai giovani talenti. Al progetto "Biennale college for cinema" credo molto. Occorre riposizionare Venezia in un circuito internazionale legato ai giovani e alla sperimentazione: in poche parole, al futuro del cinema». Altra missione fondamentale per Barbera «è il lavoro di scouting, con talenti da scoprire in cinematografie poco affermate all'estero, come Colombia, Indonesia, Birmania, Costarica, Argentina, Thailandia: Paesi che, con tecnologia avanzata e low cost, riescono ad esprimersi, ma hanno bisogno di essere portati alla ribalta dei festival internazionali. Orizzonti avrà pochi titoli, ma tutti nella loro giusta valorizzazione. Non credo che alla gente interessino più star e lustrini bruciati in pochi minuti di passerella: questo non significa però che faremo una Mostra austera». Sul deficit di strutture al Lido, Barbera anticipa che «quest'anno metà del famigerato buco sarà coperto, sull'altra metà ad ottobre si comincerà la costruzione del nuovo palazzetto del cinema con una sala da 700 posti e tra due anni sarà tutto a regime». Peccato, però, che salterà la sezione Controcampo, alla quale molti registi italiani dovranno rinunciare. Per la rosa dei selezionati si sussurrano i nomi di Silvio Soldini («Il comandante e la cicogna» con Mastandrea, Rohrwacher e Gerini), «La bella addormentata» di Marco Bellocchio (sul caso Englaro), «L'educazione siberiana» di Gabriele Salvatores con Malkovich), Daniele Ciprì e poi ancora Virzì e Comencini. Tra i film disponibili per fine agosto anche quello di Terrence Malick (drammatica storia d'amore con Ben Affleck e Rachel McAdams), «The Master» di P. T. Anderson (ispirato - pare - alla storia di Scientology). Attese - probabilmente - le ultime fatiche di Brian De Palma, Robert Redford, la Karenina interpretata da Keira Knightley, i francesi Assayas e Ozon, Costa Gravas, Neil Jordan e Mike Figgis. Presidente di Giuria il leggendario Michael Mann (di «Heat» e «Collateral») che consegnerà il premio alla carriera al nostro Francesco Rosi.

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