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Michael Mann presidente della giuria

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Loha deciso il cda della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, su proposta del direttore della Mostra Alberto Barbera. Cineasta totale, tra le figure più influenti e rappresentative del cinema americano contemporaneo, Michael Mann si è imposto realizzando alcune delle serie televisive di maggior successo («Miami Vice» e «Crime Story»). In qualità di sceneggiatore e soprattutto di regista, ha saputo trovare una cifra personale nell'elaborazione tematica e formale di motivi appartenenti in prevalenza alla mitologia dei thriller urbani («Manhunter», «Heat», «Insider», «Collateral»), affermandosi come uno dei più grandi stilisti e innovatori del cinema hollywoodiano. È la prima volta che Mann presiede la Giuria di un festival internazionale. Dopo aver scritto, prodotto e diretto alcune serie televisive, e aver scritto e diretto il Tv movie Jericho Mile (La corsa di Jericho, 1979), Michael Mann (Chicago, 1943), Mann debutta nel 1981 nella regia di «Strade violente» (Thief), cui segue il successo come produttore esecutivo di «Miami Vice» (1984). Un telefilm che diventa manifesto estetico e sociologico degli anni '80. La complessività dello stile fiammeggiante e post-moderno di Mann si mostra poi con «Manhunter-Frammenti di un omicidio» (1986), tratto da un romanzo di Thomas Harris, film che segna la nascita del personaggio di Hannibal Lecter, lo psicologo-cannibale. L'epico «L'ultimo dei Mohicani» (1992) e l'articolato intrigo di «Heat-La sfida» (1995), in cui per la prima volta recitano insieme Al Pacino e Robert De Niro, consacrano la sua versatilità e il talento nel raccontare storie complesse.

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